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| Rumore sett.2007 concerto del 20 luglio a Cuneo.
Sistema la strumentazione e si esibisce in un soundcheck irrealmente minimale, di quelli da accensione dell' ampli e un paio di accordi, epoi Kurt Ballou resta da solo. Qualche chilo extra sistemato sotto una t-shirt dei Jawbreaker, le dita inchiodate sulla chitarra sottile. A tutti gli altri, davanti a lui, spetta il brivido teso di trovarsi di fronte all'uragano. Dal soffocante incipit di Plagues affiorano con chiarezza i contorni di un progetto ambizioso e necessario, quello convergiano, fondato sulle irrangiungibili intuizioni/costruzioni del chitarrista bostoniano :è infatti evidente come sia Ballou l'unico collante ipotizzabile, la sola possibilita' razionale di plasmare e rendere "reale" un suono altrimenti "impossibile". Slaiver, Animosity e i sorprendenti Rise anda fall ( da gand Belgio)mettono in mostra un'attitudine e una tecnica all'altezza della serata, ma, per forza di cose, non possono competere con la furia sanguinante degli headliner (musicisti di una professionalita'e di un'umilta' esemplare , tra l'altro). The Broken Vow e To the lions sono il colpo di frusta che decapita le prime file,Last Light è un manifesto esisstenziale di lacerante tensione emotiva, Eagles become Vultures e' la versione convergiana del concetto di singolo, Drop out è spietata e meravigliosa celebrazione dell'orrore. E Concubine rimarra' sempre un brano privo di una qualsiasi plausibile descrizione. Per i Converge l'hardcore è empatia e integrita', il punto di partenza e quello di arrivo, un flusso grumoso e rosso come la vendetta e l'amore. Perche' l'amore e' vendetta. Una dimostrazione di potenza che annichilisce, trasformando tutto il resto in finzione. Come sempre un'esperienza terribile e illuminante.
Carlo Cravero
Edited by ifix tcen tcen - 7/10/2007, 17:28
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