Red Apollo, postcore+darkambient da Dortmund

Li ho conosciuti quando sono stato in tour con i Gottesmorder in Germania e con loro hanno condiviso uno split, la loro formula è un postcore nerissimo (diciamo blackened-core?) con evidente taglio cinematografico e atmosfere ai limiti del dark-ambient, il che da un tocco personale a suoni non proprio inusitati di questi tempi e permette al disco Marche Funebre di avere un suo perché.
Personalmente, mi piacciono parecchio e mi hanno conquistato con gli ascolti proprio epr il gran lavoro sulle atmosfere che permette all'album di crescere molto meglio dei singoli e di dare il giusto risalto alle caratteristiche della band. Consiglio un giro a chiunque ami queste sonorità.

qui trovate intervista e recensioni:
www.thenewnoise.it/tag/red-apollo/

blog della band:
http://redapollohc.wordpress.com/

qui epr ascoltare i loro dischi:
http://redapollo.bandcamp.com/

Interessanti.

Li conoscevo solo di nome ma adesso mi son messo ad ascoltarli per bene ed hanno un bel tiro. Alternano molto bene le parti più cadenzate e quelle più pesanti senza cadere nel banale. poi il disco è godibilissimo visto che dura una mezzoretta.

sono a me ricordano un sacco gli isis di oceanic | panopticon in certi momenti?

di sicuro c'è anche questo, ma a me piace il fatto che alla fine da tutte queste influenze mischiate ne esca una cosa godibile e non scontata, diciamo che di sicuro non sono originalissimi, ma hanno secondo em una buona personalità.

Sì, specialmente i primi con atmosfere cupe.

davvero contento vi siano piaciuti

Ottimo segnalazione, grazie Michè!

Bellissimi. Scoperti un po' per caso.
Non ho sentito gli album prima ma questo Altruist è molto molto blackmetal. Solo le linee vocali si distanziano un po' e si capisce dal modo in cui partono i growl che i nostri vengono da una scena hardcore malefica. Interessanti anche le inserzioni di screaming.
I blast-beat compatti e puliti (con una produzione caldissima) ricordano a volte qualcosa della scena cascadian ma tutto il songwriting è troppo compatto e compresso per avvicinarsi di più.
Uno dei dischi dell'anno.