NEUROPRISON

Tool, news e discussione generale

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view post Posted on 5/9/2019, 21:16
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Concordo con Enoch. sul "silenzio stampa" riguardo ai giudizi/sentenze definitivi...ma posso tranquillamente dire che trovo FI superiore a 10000days.

Logicamente Aenima e Lateralus sono inarrivabili, così come lo sono quei dischi composti dai Neurosis negli "anni d'oro". Stesso discorso si potrebbe fare per altri gruppi storici come Isis e Meshuggah...

Purtroppo l'età avanza (per loro e per noi), i nostri gusti musicali si evolvono e, soprattutto, le emozioni suscitate dai capolavori del passato influenzano le critiche ed i paragoni con il presente.

Ma mi sento di dire che FI è qualcosa di diverso rispetto agli "ultimi dischi" dei gruppi sopracitati... proprio perché riesce a suonare "Tool" ma allo stesso tempo contiene tanti elementi (soprattutto la vena progressive) che sono pane quotidiano per chi ascolta "buona musica"... indipendentemente dai generi musicali.

Sicuramente i 13 anni di attesa hanno creato un hype enorme ed hanno condizionato tanti giudizi a caldo sul disco...per questo consiglieri ai veri fan di aspettare altro tempo prima di sentenziare
 
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view post Posted on 7/9/2019, 11:28

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Io sta cosa del silenzio stampa la capisco fino a un certo punto.
13 anni sono 13 anni, bravi sono bravi, ma è un disco tutto fuorchè astruso e respingente, non mi sembra ci sia granchè da sviscerare. E' solo una questione affettiva ed estetica - a mio parere - che spinge ad ascoltare e a riascoltare, non una questione di difficoltà di assimilazione.
La cosa del prog è vera, ma più che nelle sonorità la avverto nella struttura delle canzoni, più vicina a certo prog anni 70 che al math crimsoniano di Aenima e Lateralus.

E' un ascolto molto bello, è un disco maturo fatto da gente che - giustamente - ha un diverso atteggiamento nei confronti della vita e dell'arte rispetto a 15, 20 e 25 anni fa. I testi di Maynardo, se si fa attenzione, sono tutti sulla difensiva, malinconici o (ahinoi) un po' new age, a parte una Culling nella quale però il "Don't you point your finger at me" è pronunciata in maniera scorata e idiosincratica, non con la rabbia che M avrebbe utilizzato in passato, e una finale 7empest il cui testo non è, suvvia ammettiamolo, tutta sta gran cosa. Il trio, da parte sua, sceglie l'atmosfera all'aggressione, gli intrecci ai virtuosismi, la rarefazione alla potenza, anche questa cosa è comprensibile.
Sono una versione minore del colosso che erano fino a Lateralus, ma comunque ammirevole.

Intendiamoci, poi per me potete stare pure altri 30 anni senza pronunciarvi sull'album perchè non vi sentite degni (cit. Wayne's World :lol: )
 
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view post Posted on 7/9/2019, 15:02
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Ho letto di tutto in giro. Nuovi fans, nuove idee, nuove facce.
Lo dico in tutta sincerità: non c'ho più voglia. :)
Non mi va di fare un track by track come non mi va di analizzare ogni minuto.
I Tool hanno fatto quello che ho sempre voluto da loro, unica pecca è che avrei voluto un paio di pezzi in più.
Ho deciso che non vado a commentare nulla, mi godo il disco e basta.
 
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view post Posted on 7/9/2019, 16:48

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Sto disco in giro sta venendo parecchio disprezzato, alcune considerazioni le capisco anche altre invece mi fanno seriamente dubitare della sanità mentale della gente al giorno d'oggi :D

A me il disco piace molto, sono dei Tool gioco forza diversi ma la classe e la sensibilità artistica dei musicisti non sono in discussione, anzi direi che a questo giro il fatto di essere più "umani" me li sta facendo apprezzare ancora di più.

CITAZIONE (Vortex Surfer @ 7/9/2019, 12:28) 
Io sta cosa del silenzio stampa la capisco fino a un certo punto.
13 anni sono 13 anni, bravi sono bravi, ma è un disco tutto fuorchè astruso e respingente, non mi sembra ci sia granchè da sviscerare. E' solo una questione affettiva ed estetica - a mio parere - che spinge ad ascoltare e a riascoltare, non una questione di difficoltà di assimilazione.
La cosa del prog è vera, ma più che nelle sonorità la avverto nella struttura delle canzoni, più vicina a certo prog anni 70 che al math crimsoniano di Aenima e Lateralus.

E' un ascolto molto bello, è un disco maturo fatto da gente che - giustamente - ha un diverso atteggiamento nei confronti della vita e dell'arte rispetto a 15, 20 e 25 anni fa. I testi di Maynardo, se si fa attenzione, sono tutti sulla difensiva, malinconici o (ahinoi) un po' new age, a parte una Culling nella quale però il "Don't you point your finger at me" è pronunciata in maniera scorata e idiosincratica, non con la rabbia che M avrebbe utilizzato in passato, e una finale 7empest il cui testo non è, suvvia ammettiamolo, tutta sta gran cosa. Il trio, da parte sua, sceglie l'atmosfera all'aggressione, gli intrecci ai virtuosismi, la rarefazione alla potenza, anche questa cosa è comprensibile.
Sono una versione minore del colosso che erano fino a Lateralus, ma comunque ammirevole.

Assolutamente d'accordo su tutto.
 
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view post Posted on 7/9/2019, 16:59

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Anch'io ne ho letti tanti di pareri, scritti da tantissima gente, da vecchi toolebani a nuove leve.
E l'unico con cui mi ritrovo è Ed.
Tutta sta roba interessante, tutti ste grandi interpretazioni e svisceramenti in giro non l'ho vista.

Alla fine, dei 10 milioni di commenti all'album che ho letto, un buon 95% si riduce a due categorie principali.

Gli entusiasti, vecchi e giovani, che si addentrano nel track4track e partoriscono cose così:
01. Fear Inoculum: wow
02. Pneuma: vale più di di intere discografie metal [scritto spesso da gente che di metal, antico e moderno, non ne sa una fava]
03. Litanie contre la Peur: oooooh
04. Invincible: godo
05. Legion Inoculant: paura
06. Descending: oh yeah
07. Culling Voices: ri-godo
08. Chocolate chip trip: tunz tunz
09. 7empest: vale più di di intere discografie prog [scritto spesso da gente che di prog, antico e moderno, non ne sa una fava]
10. Mockinbeat: brividi
Un entusiasmo così acritico e assolutista che manco il primo Tigersuit, quando ancora si faceva chiamare Marcemo :D

E i non- fan, meno incattiviti del previsto, le cui considerazioni normalmente si riducono a:
- un disco da 6-6,5;
- non hanno tiro;
- maynardo suca;
- se non ci fosse scritto Tool manco l'avremmo degnato di uno sguardo
Anche qui, solite cose.
 
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view post Posted on 11/9/2019, 16:30

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Beh va detto subito a scanso di equivoci che non è la cosa migliore partorita dal gruppo. Aenema e Lateralus appaiono lontani, e non solo come età anagrafica. Il paragone va fatto quindi con 10000 Days di cui onestamente non è che siamo tanto distanti. Diciamo che il precedente era più diretto, più aggressivo, più equilibrato mentre quest'ultimo è più contemplativo, spirituale quasi sacrale in certi momenti. A mio avviso non c'è un brano che si eleva su un altro. Il disco va ascoltato nel suo insieme dove troviamo qualche caduta di tono (Chocolate Chip Trip soprattutto, Culling Voices in cui succede poco e la conclusiva Mockingbeat più che altro un riempitivo) e dove l'unico brano che si stacca dal resto è 7empest con assoli metal debitori degli anni '80 (ma a me non è dispiaciuto). Per il resto è il solito (si fa per dire) album dei Tool suonato con tecnica sopraffina poi chiaramente verrà giudicato come sempre in modo soggettivo. Ci sarà chi lo apprezzerà molto, chi molto meno, chi invece rimarrà deluso. Io mi limito a dire che dopo tredici anni non potevamo aspettarci di più da un gruppo ormai alle soglie dei 60 probabilmente giunti al loro epilogo. Diciamocelo francamente, quanti gruppi oggi sono in grado di fare un disco del genere.

Edited by Anonymous1967 - 11/9/2019, 17:49
 
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view post Posted on 11/9/2019, 17:07

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Benvenuto, ancorchè anonimo :D
Mi ricollego alla tua ultima frase:
CITAZIONE
Diciamocelo francamente, quanti gruppi oggi sono in grado di fare un disco del genere

Ecco, la mia risposta è: non ne ho idea.

In primis perchè ho smesso da un po' a stare dietro alle novità in ambito alternative-metal e prog, quindi oggettivamente non conosco nessuno dei gruppi nuovi (o che comunque abbiano meno di 13 anni di attività :D ) e non posso paragonare il disco dei Tool a niente di recente.

In secondo luogo perchè i 13 anni hanno mutato anche la fruizione stessa della musica: tu te la senti di escludere che, nel mare magnum di pubblicazioni che circolano in rete, ci sia qualcosa di simile, o di migliore, di Fear Inoculum?
Io, onestamente, no.
Se leggo la critica musicale, i paragoni che vengono fatti sono - per certi versi comprensibilmente - con gruppi comunque attempati (Meshuggah, Korn, Deftones, Opeth), perchè anche molta critica è rimasta al 2006, soprattutto in ambito metal.
Magari veramente non c'è nessuno di interessante che bazzica il genere, ma come possiamo saperlo?
 
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view post Posted on 13/9/2019, 17:33

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Di gruppi che suonano come i Tool non ce ne sono, poi chiaro dipende dai gusti...ci sono varie band prog o pseudo prog brave a che alcuni potrebbero ritenere meglio dei Tool....io non sono di questo avviso ad ogni modo :D
 
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view post Posted on 13/9/2019, 18:15

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Sono d'accordo, però se vogliamo è anche una tautologia sostenere che "nessuno sembra i Tool meglio dei Tool" :D
Il valore complessivo temo sia una faccenda un po' più complessa, e onestamente non credo sia così facile dare una risposta precisa.

Se voglio spezzare una lancia a favore di Fear Inoculum (abbreviare in FI mi fa ribrezzo per il riferimento alla politica italiana :lol: ), devo dire che le incursioni strumentali, più presenti del solito, non sembrano mai onanistiche, al contrario spesso generano un incremento emozionale notevole.
D'altro canto, c'è qualche momento nel quale la natura "taglia e incolla" delle composizioni tende un po' a rovinarle, tipo i più volte citati finali di Invincible e della titletrack, il che - unitamente a una ispirazione non sempre brillantissima e a un certo ricorrere a stilemi ormai consueti per la band - rende il disco bello sì, ma nè imperdibile nè tantomeno paragonabile ai capolavori della band.
 
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view post Posted on 13/9/2019, 19:01

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Invincible mi fa incazzare ogni volta che l'ascolto guarda, veramente un peccato quella sezione finale, mentre devo dire che sto iniziando un apprezzare maggiormente ila conclusione della title-track anche ovvio nulla di paragonabile ai finali dei tempi di Aenima e Lateralus.


Video

Vedere questi video d'annata fa sempre un certo effetto.
 
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view post Posted on 14/9/2019, 09:01

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La (ex) voce di Maynardo :wub:
Probabilmente la migliore versione live dei Tool, un po' meglio di quella di Lateralus e incomparabilmente meglio della versione 2006.

Non credo di essere il primo a dirlo, comunque mi sembra evidente che Maynard sia il vero valore aggiunto della band; nei primi dischi illumina col suo timbro fosche atmosfere sludge e malsane, in Aenima si adagia sulle sghembe partiture del gruppo, in Lateralus è poesia astratta. In Fear Inoculum dimostra comunque gran classe, tanto che un mio amico ha coniato la locuzione "Sinatra del math" :D

"We're not Green Day, it's not 3 minutes long" :lol:
(Che palle quello scassaminchia che in ogni pausa urla "Third Eye!")
 
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view post Posted on 17/9/2019, 15:52

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La voce di Maynard (beh chiaramente è il valore aggiunto di una band già per sè straordinaria) li era al top ma come esperienza totale la miglior versione dei Tool è quella di Lateralus, per esempio vogliamo parlare di sta roba qua sotto? Mi raccomando quando avete tempo guardatelo e godetevelo tutto.