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| Diciamo che mi ha lasciato piuttosto indifferente. Premetto che ho fatto l'angolo a sud-ovest (Lviv, Uzhgorod) che è la meno "integralista", poichè sia architettonicamente sia linguisticamente sono mischiati con ungheresi, slovacchi e rumeni. Persone super-fredde (in Polonia, almeno con la vodka vengono in qua alla grande!!!), servizi a la russa. I pro sono una bottiglia di vodka a 15 grivna (1,3€), la benza a 0,60€, Lviv cittadine veramente bella. Questa è stata la mia impressione quindi prendetela come tale, forse anche dovuta alla mia bassissima conoscenza del russo: la Crimea, a parte i megalardari russi in vacanza, ha molto da offrire, Odessa. Certo eviterei Donetsk, Ivano Frankovsk...
E da li, entrare in Romania è stato scioccante: avevo mille pregiudizi però la gente è veramente genuina. Sorridono, vogliono sapere che cazzo ci fai la e ti danno una mano se ti servono informazioni/un aiuto ed in italiano vai liscio.
La Polonia è una dritta: consigliata abbestia. L'unica è che culturalmente latita, anche Cracovia mi ha detto ben poco. Però in Polonia forse è proprio il niente che merita di essere appreso, i quartieroni soviet style, il nero di Katowice, il cemento di Varsavia...
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