Anch'io ho avuto modo di ascoltare il disco per intero e su impianto decente in questi ultimi giorni.
E mi ha spiazzato, devo dire. Sono convinto che a fine anno lo ritroveremo tra i dischi-rivelazione italiani del 2008.
Registrato DA DIO, con delle chitarre veramente "grosse" (non mi viene altro aggettivo), è un lavoro possente e consapevole. Perché si sente bene ciò che erano i Viscera anni fa (postgrind con voci scream/brutal), ma ha l'occhio puntato sempre avanti.
Pezzo rappresentativo: la bellissima, lunghissima, complessa, emozionante "
Keep on bluesing through the stars". Un paio di stacchi da capogiro, inizio violento e digressione con melodia fenomenale. E lì c'è anche una bellissima parte di voce pulita (a qualcuno è venuto in mente J. Broadrick?).
"Shape of god" ha certi arpeggi chitarristici malati alla Isis (ma solo quelli da "The red sea" a "Celestial", per forza di cose), poi ci sono le chitarre-motoseghe.
"Titan" è un buon compromesso tra il suono dei Viscera e gli intenti ambient dei Lento.
Estrema l'introduttiva "Focus: the first eye" (tra l'altro, era dai tempi de "La Scatola" dei Vanessa Van Basten che non sentivamo un sample introduttivo così!).
Veramente pregevole, a mio parere, è il lavoro fatto sui suoni. Perché bastava avere delle chitarre un attimo più fredde, e metà disco era catalogabile come "metal". Invece no, suona moderno e post-core che è una meraviglia. Io impazzisco per la voce pulita di Michele... (un'ottima alternativa alle devianze emo/screamo vocali nelle band -core di oggi).
Unica nota negativa: la cassa della batteria ha troppa punta.
Complimenti, complimenti, complimenti.
Con "Cyclops" entrano nella cerchia dei nomi caldi. Assolutamente da tenere d'occhio.