CITAZIONE (·BUZZ· @ 8/4/2010, 09:59)
Attenzione, ok ma quello che scrivi è impreciso:
L'impedenza di uscita dei microfoni non è sempre uguale, si può classificare in due tipologie (valori approssimativi e solo di range):
- bassa impedenza: circa 200 ohm
- alta impedenza: circa 50k ohm
- i mic a BASSA impedenza sono fatti per lavorare in un carico di circa 2k ohm.
- quelli ad ALTA impedenza sono fatti per lavorare in un carico ad "altissima" impedenza, circa 1M ohm / 10M ohm.
Attenzione: l'accoppiamento di impedenze per questi segnali NON è in potenza, come invece avviene per le connessioni amplificatore > altoparlante (dove si sa che collegando due terminali ad uguale impedenza si ha il migliore trasferimento di potenza). Qui, invece, è necessario che l'impedenza dello stadio che riceve il segnale sia "molto maggiore" (ma non a caso, vedere classificazioni) dell'impedenza di uscita dello stadio precedente (cioé del microfono, in questo caso); nel caso contrario, si avrebbero partizioni negative del segnale, con risultante perdita di segnale utile.
Chiaramente sarebbe meglio lavorare sempre con segnali a bassa impedenza (perché il segnale si trasferisce meglio su cavi più lunghi senza risentire di carichi capacitivi che causerebbero perdite ad alta frequenza, e perché il segnale è meno suscettibile a rumore), ovviamente quando la strumentazione lo consente.
I pickup per strumenti (chitarra, basso), infatti, sono ad alta impedenza (nota: quei pickup per basso a bassa impedenza hanno sempre un preamp come stadio successivo), e dunque gli effetti per chitarra hanno (dovrebbero avere!!!) una "altissima" impedenza di ingresso (circa 1M ohm).
(conclusione che avevo omesso: con effetti per chitarra si possono dunque usare senza problemi i microfoni ad alta impedenza. Per quelli a bassa/bassissima impedenza -comunque sotto i 600 ohm circa- secondo me è necessario usare sempre preamp / DI ecc)