NEUROPRISON

Stephen King, Lo scorpione ha l'oro in bocca...

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ramaya
view post Posted on 1/6/2007, 00:13




Per me il vero e miglior King arriva al 1991 quando pubblica il terzo capitolo della saga di Roland. Ma già a quel tempo stava smarrendo un pochetto la strada. E' ovvio che anche nella produzione post 1991 c'è molto buono, ma ha perso molto smalto. Innanzitutto la prolissità diventa insostenibile. I personaggi ne risentono parecchio nonostante l'estrema minuziosità; ma come diceva Vortex perdono di tono, diventano monotematici. Il buono è davvero buono fino in fondo, il cattivo, cattivissimo o al massimo cattivino e il subdolo rimane subdolo e traditore fino in fondo (pensate al tizio che tradisce nell'ombra dello scorpione, parte bastardo e riamne bastardo fino in fondo). La figura più complessa e della quale è davvero innamorato è quella di Roland, cui si deve la fortuna e il merito di averla ideata ad inizio carriera dandogli un taglio molto enigmatico, soprattutto in giovinezza. Inoltre per me non riesce a dare spessore femminile alle figure femminili. Sono tutte piuttosto mascoline nell'approccio.

- Ho letto tutto di lui, tranne qualcosa che non leggerò mai perchè tutti dicono faccia schifo e perchè la trama non è nelle mie corde. Ciò che mi manca è: Buick8, Rose Madder, la storia di Linsey (che mi procurerò).

- Metto la saga di Roland sopra tutto. E' totalizzante, ma dai lupi del Calla è nettamente in ribasso e si riprende soltanto nell'ultima metà dell'VII capitolo, che però si sviluppa troppo velocemente rispetto al resto. Il migliore della saga è anche se verrò cazziato: la sfera del buio. Ho trovato quella storia strepitosa e di una passionalità mai più ritrovata in un libro di King.

- Il gioco di gerald. il mio peggiore in assoluto. Insomnia mia aveva segnato da giovane, ora l'ho leggermente svalutato.

- Enormi: l'ombra dello scorpione, stagioni diverse, le notti di salem, IT, la zona morta.

- L'ultima mia fatica su di lui è Cell che sembra un film di Romero e verrà fatto un film che per me può essere un buon prodotto. Discreto

- Cujo per me il più sopravvalutato.

Altro a venire...

Ah sì. Chi non ha trovato Cuori in Atlantide strepitoso? Quasi quasi lo rileggo
 
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view post Posted on 1/6/2007, 13:28

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CITAZIONE (ramaya @ 1/6/2007, 01:13)
La figura più complessa e della quale è davvero innamorato è quella di Roland, cui si deve la fortuna e il merito di averla ideata ad inizio carriera dandogli un taglio molto enigmatico, soprattutto in giovinezza. Inoltre per me non riesce a dare spessore femminile alle figure femminili. Sono tutte piuttosto mascoline nell'approccio.

Non so se sia il suo personaggio migliore in assoluto, ma Roland è uno character molto complesso: soprattutto nei primi romanzi, da lui non si sapeva cosa aspettarsi. Non si capiva se era un eroe o un killer, un sognatore o un uomo ossessionato dalla torre nera. E anch'io non voglio ricorrere a spoilers, però mi basta far notare il suo rapporto con il giovane Jake...
Purtroppo nei successivi romanzi Roland ha perso molta della sua complessità, tanto che soprattutto negli ultimi 2 libri le parti che mi annoiavano di più sono proprio quelle in cui il protagonista era lui (mentre il buon vecchio Eddie è sempre stato nel mio cuore, veramente uno spasso :D )

Non sono d'accordo riguardo i personaggi femminili... ad esempio sia la protagonista di Rose Madder che quella de Il gioco di Gerald (che a me non è dispiaciuto alla fin fine) sono tutto fuorchè mascoline... Senza parlare di Carrie o di Susanna...
 
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ramaya
view post Posted on 1/6/2007, 18:18




Susannah a me è sembrata molto eroina amazzone, piuttosto che mater familias. Rose Madder non l'ho letto e il gioco di gerald mi ha fatto molto schifo. Carrie affronta tematiche pre-adolescenziali prettamente femminili, ma la vendetta così com'è concepita è molto mascolina.
Concordo su Roland, bello e complesso fino alla Sfera del buio, poi è diventato troppo eroe e poco personagggio ambuguo quale è o dovrebbe essere.
La Torre Nera è piena zeppa di errori e cadute di stile. Si soffema per esempio sulla vicenda del Calla senza che effettivamente significhi qualcosa se non le 70 pagine finali. Cioè un episodio del genere ci starebbe se avessi in previsione 15 libri e dove puoi prenderti la briga di perderti in descrizioni superflue (il suo mestiere). Tuttavia la saga rimane il perno sul quale gira tutta qunata la sua produzione, il suo lavoro più evocativo, nel quale ha mescolato tutto; non sempre nelle giuste dosi. Lupi del Calla e La canzone di Susannah e persino La Torre Nera almeno fino al passaggio sotto discordia sono libir pessimi, quasi didascalici.
SPOILER (click to view)
E quando muore Eddie io ho pianto per giorni, e la sensazione di vuoto dopo aver finito il VII libro è devastante. Mi ha accompagnato per più di 10 anni. Il seprarmene fu doloroso.


Edited by Vortex Surfer - 1/6/2007, 20:09
 
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view post Posted on 1/6/2007, 18:24

Try again. Fail again. Fail better.

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Occhio agli spoiler orco ***!!!!
 
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view post Posted on 1/6/2007, 19:39

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CITAZIONE (ramaya @ 1/6/2007, 19:18)
Lupi del Calla e La canzone di Susannah e persino La Torre Nera almeno fino al passaggio sotto discordia sono libir pessimi, quasi didascalici.[/SPOILER]

Io non sono così perentorio, pur non amandoli particolarmente non li definirei pessimi, in particolare La canzone di Susannah.

Per fare anch'io il giochino dei preferiti, questi sono i miei (esclusi racconti, ciclo Dark Tower e Bachman):


1 - La Zona Morta
2 - Carrie
3 - Dolores Claiborne
4 - IT
5 - Il Miglio Verde
 
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view post Posted on 1/6/2007, 22:11
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An eternal outsider...

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CITAZIONE (ramaya @ 1/6/2007, 19:18)
SPOILER (click to view)
E quando muore Eddie io ho pianto per giorni, e la sensazione di vuoto dopo aver finito il VII libro è devastante. Mi ha accompagnato per più di 10 anni. Il seprarmene fu doloroso.

Uhm...
SPOILER (click to view)
Io ero sull'autobus quando ho letto della morte di Eddie e mi hanno guardato strano perchè singhiozzavo. Mentre quando è morto Jake ho dovuto reprimere un "No!" ad alta voce, e a malapena ci sono riuscita. Indovina dov'ero? Sempre sull'autobus


Piccola deduzione O.T.: devo smettere di leggere libri ad alto tasso emotivo mentre viaggio altrimenti mi mandano al manicomio... :D
 
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view post Posted on 13/11/2009, 09:30

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Ieri pomeriggio, impietosita dal mio raffreddore, mia sorella mi ha portato questo dvd



L'Occhio del Male

girato nel 1996 da Tom Holland e tratto dall'omonimo romanzo a firma Richard Bachman (ovvero zio Stevie).
La trama è molto fedele a quella del libro, che per chi non l'ha letto è un mix tra "Tre millimetri al giorno" e qualche oscuro episodio di "Ai confini della realtà". Il film è dignitoso ma sicuramente non imperdibile, con effetti di make-up abbastanza ridicoli ma con un grandissimo Joe Mantegna nella parte di un mafioso e una giovane zingara dalle forme notevolissime.

Edited by Vortex Surfer - 13/11/2009, 12:00
 
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Randall.
view post Posted on 15/11/2009, 16:21




Scrittore che veneravo durante la mia adolescenza, per me affatto minore a tanti altri sia per qualità della produzione sia per la potenza del suo immaginario. Negli ultimi anni ha affrontato una brutta fase (consapevolmente a mio parere) dove si è ritrovato a riciclare vecchie idee per dare luce a libri davvero brutti come Buick 8 e Cell. Dopo una buona ripresa con La Storia di Linsey e Duma Key, è uscito da poco The Dome. Sono a metà libro e posso dire di aver ritrovato quella forza descrittiva, quell'amore per la storia e i suoi personaggi di cui sentivo notevolmente la mancanza; è un'apocalisse monumentale di oltre 1000 pagine che scorrono via che è un piacere. Consigliato a tutti quelli che avevano nostalgia del vecchio cantastorie del maine :D

SPOILER (click to view)
sul tema "film tratti dai racconti di king" ci vorrebbe un topic a parte, è un genere cinematografico a se stante che alterna boiate colossali ad eterni capolavori!
 
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view post Posted on 2/12/2015, 09:30

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Per la serie "voglio tornà bambino!", ho rivisto questo:

It_1990_Promotional_Poster

It
(Tommy Lee Wallace, 1990 - Film televisivo in due parti)

Un gruppo di individui legati da un passato comune ritornano nella natìa Derry per affrontare nuovamente, a trent'anni di distanza, una creatura infernale che ama apparire nelle vesti di un inquietante clown e che è particolarmente ghiotta di bambini.

È molto difficile spiegare il perchè la lettura di It abbia un fascino particolare, soprattutto se si verifica in gioventù.
It può far paura, ma non è esattamente un horror; più calzante sarebbe la definizione di fantasy, perchè molto probabilmente It è molto più fantasy sia de Gli occhi del drago che della saga de La Torre Nera, ma ancora non l'avremmo inquadrato perfettamente; It è quanto di più vicino sia stato concepito nella letteratura contemporanea ad un racconto mitico, nel quale naturale e soprannaturale convivono senza forzature e il periodo dell'infanzia viene visto per quello che realmente è: non un idillio, non un inferno ma l'esatta combinazione tra le due cose.
Mai come in It la scrittura di Stephen King è stata vera e propria mitopoiesi, nella descrizione avvolgente, accattivante, fruibile di un mondo che è come quello che conosciamo ma al contempo è anche qualcos'altro, che viene regolato da leggi che sono ben diverse da quelle che immaginiamo e in cui il valore che più di tutti ci permette di affrontare le insidie della realtà è l'amicizia.
Del resto It, inteso come la creatura che infesta le fognature di Derry e che dà il nome al romanzo, non è un mostro come tutti gli altri, è un essere in grado di tramutarsi nelle paure di ogni singolo individuo, e che non a caso assume la forma di un clown, di per sè personaggio inquietantissimo se si è bambini.
Pur essendo mastodontico nelle dimensioni - ed è sforzo titanico finirlo tutto, un'impresa epica in tutti i sensi - It è anche il susseguirsi di tantissimi micro-situazioni orrorifiche che costellano la vita dei personaggi principali, i "lucky 7" di Derry, e in tal modo la narrazione è realmente senza respiro; i protagonisti poi sono assolutamente tridimensionali, ed è impossibile seguirne le sorti con distacco: si ha paura con (e per) loro, ci si commuove con loro, si combatte al loro fianco.
Lo stile di King avvinghia il lettore e gli permette la necessaria sospensione dell'incredulità per accettare la convivenza tra spaccati di un realismo lancinante e squarci macabri soprannaturali.
Molto più difficile mantenere la sospensione dell'incredulità di fronte ad un'opera filmica, per di più di matrice televisiva (e quindi epurata di tutti gli aspetti scomodi o troppo perturbanti presenti nel romanzo), e per questo la riduzione diretta da Tommy Lee Wallace parte già con un handicap non da poco: trasporre il romanzo senza potere seguirlo alla lettera, perchè moltissimo di quello che funziona su pagina sullo schermo, semplicemente, può sembrare ridicolo.
Nonostante questo, Wallace riesce nella prima parte del film televisivo a non demeritare, costruendo un riuscito incastro tra il presente e il passato, dando spessore ai personaggi e proponendo scene orrorifiche spesso suggestive. Il cast dei giovani poi è adorabile e surclassa nettamente quello (in alcuni casi tutt'altro che sprovveduto, vedasi John Ritter) degli adulti, con l'unica eccezzione di Tim Curry, che dà vita ad un Pennywise da annali dell'horror.
Nella seconda parte, però, il film diventa estremamente verboso, l'alternarsi tra momenti orrorifici e altri più leggeri è poco riuscita e più si va vanti più stupido, forzato e inconcludente il film diventa, fino ad un finale che - seppur pedissequamente ricalcato su quello del libro - grida vendetta al cielo.
Ad un pirmo tempo quindi sostanzialmente riuscito si affianca un secondo che va progressivamente in vacca, e questo renderebbe il film al massimo mediocre, ma così come è difficile spiegare perchè piaccia il romanzo monstre di King, altrettanto difficile è spiegare il fascino che emana la trasposizione di Tommy Lee Wallace.
It, dunque, non è da considerarsi assolutamente un gran film, eppure è uno di quelli che non può mancare nella videoteca dei fan di King.
 
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view post Posted on 9/9/2017, 14:06

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Periodone per i Re.
In tv la serie televisiva The Mist e sul grande schermo stanno per arrivare
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e soprattutto
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Edvard
view post Posted on 11/9/2017, 14:39




The Mist dovrei iniziarlo a breve.
 
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view post Posted on 31/10/2017, 14:25

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Ho visto sia IT che Gerald's Game, e se ci aggiungiamo pure 1922 possiamo dire che in questo 2017 gli aficionados kinghiani non possono lamentarsi...
 
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26 replies since 31/5/2007, 12:57   539 views
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