Edvard Munch |
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| CITAZIONE (Vortex Surfer @ 1/10/2009, 20:58) Oggi ho riascoltato Axis of Eden, per la prima vlta dal cd originale. Che dire? Tutte le ottime impressioni avute dall'ascolto degli mp3 sono confermate e addirittura amplificate: con il booklet alla mano, il senso delle canzoni di AoE assume un senso più preciso, tanto che per certi versi si potrebbe parlare di concept (non ho letto dichiarazioni a riguardo da parte di Austin). Fortunatamente, i TitD evitano di prestarsi ai giochetti autoreferenziali, così come evitano di fare i cattivoni ad ogni costo, e regalano un album tra i più vari della loro (ottima) discografia. Le canzoni terremotanti non mancano, l'ugola di Austin in alcuni frangenti sputa le tonsille come ai bei tempi, ma ciò che colpisce è l'eterogeneità dei pezzi, oltre al loro groove e al loro sorprendente appeal """"melodico"""". quoto tutto, è un disco molto ben riuscito e si ascolta sempre volentieri....quel recupero melodico che non si sentiva dai tempi di Willpower poi è una delle sue cose migliori. alla fine cmq l'unico disco skippabile della discografia è Kiss the Pig, e fortunatamente con Axis of Eden Steve Austin si è ripreso alla grande. ah, nonostante gli scazzi con Derek Roddy, il drumming gioca un certo qual ruolo per la riuscita del disco.
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