NEUROPRISON

(r) + Luca Valisi, 06.12.2007 @ La Buca di S.Vincenzo (Milano)

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unanota
view post Posted on 10/12/2007, 22:18




(r) è uno dei tanti progetti di un musicista torinese fondamentale per la scena "post" italiana: Fabrizio Modonese Palumbo, già leader dei Larsen.
La Buca di S.Vincenzo è un posticino imbucatissimo e seminascosto della Milano centrale... La minisaletta lounge ospita ogni tanto rassegne curiosissime perlopiù dedicate ad ambient, dark, post e progetti bizzarri.

Giovedì sera cocktail leggerissimo tra le 22.00 e le 22.30... siamo in 6 o 7, tanto per capire la notorietà e il richiamo del posto. Io (credo) uno dei pochi esterni al giro.
Apre Luca Valisi, musicista milanese che non conoscevo prima (già leader dei Ludmila): propone una mezz'ora di basso strumentale. E' subito relax e ipnosi sulla scia di campionamenti e loop contrappuntati da melodie e progressioni di basso elettrico; composizioni notevoli, che mi rimandano per certe parti alle sperimentazioni di un Oren Ambarchi meno rumoroso. Morbidità senza distorsioni per un solismo arpeggiato e ambientale, sostenuto da loop sovrapposti e costruzioni riverberate. Notevole.

Di (r) avevo ascoltato a lungo l'ultimo, bellissimo, "In Pink". Palumbo è qui da solo, a suonare e cantare con chitarra e violino elettrici i pezzi meno "sperimentali" del disco. Una stratocaster pulitissima e brillante è usata con minimalismo estremo; architetture di loop ed emozionanti sovrapposizioni di violino elettrico ritardato. E-bow. Suoni industriali. Voce che rimanda a tutta l'esperienza wave. Si potrebbe dire post-rock, ambient, dark. Come i Coil meno estremi che incontrano i Labradford. Ma anche tantissime altre cose. Vi consiglio di seguire i suoi progetti: www.myspace.com/fabriziomodonesepalumbo
 
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view post Posted on 10/12/2007, 22:29
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figata, ottima proposta unanota...
 
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Edvard Munch
view post Posted on 11/12/2007, 15:51




Davvero interessante, poi ascolterò meglio...

 
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*Shaz*
view post Posted on 7/1/2008, 07:08




uhhh...ecco che fine ha fatto....io ho un (oramai) vecchissimo cd dei Larsen...ma poi son scomparsi e li avevo rimossi....mi getto sul myspace...gracias
 
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nitraus
view post Posted on 7/1/2008, 10:32




nono, i larsen sono ancora vivi e attivissimi!
zitti zitti, lontano dai riflettori, fanno tour in giro per il mondo e collaborazioni con gente serissima..

#unanota, se ti va di intervistarli, il batterista dei larsen (marco/bue) sta aprendo un negozio con una mia carissima amica..
 
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Birsa
view post Posted on 7/1/2008, 12:43




Di tatuaggi?
 
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nitraus
view post Posted on 7/1/2008, 16:25




tatuaggi, piercing e vestiti..
 
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*Shaz*
view post Posted on 7/1/2008, 16:44




CITAZIONE (nitraus @ 7/1/2008, 10:32)
nono, i larsen sono ancora vivi e attivissimi!
zitti zitti, lontano dai riflettori, fanno tour in giro per il mondo e collaborazioni con gente serissima..

#unanota, se ti va di intervistarli, il batterista dei larsen (marco/bue) sta aprendo un negozio con una mia carissima amica..

quanta cacchio di buona musica in sto paese passa in sottofono...
uff...

SPOILER (click to view)
poi le rincoglionite come me perdono il filo :cry: :ph34r:

 
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unanota
view post Posted on 7/1/2008, 22:19




Fabrizio Modonese Palumbo è attivo con i progetti Larsen, XXL (Larsen + Xiu Xiu), (r), Blind Cave Salamander (che consiglio a tutti qui), e altro ancora.
 
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view post Posted on 15/1/2008, 22:19
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CITAZIONE
Ce ne fossero di più, in Italia, di personaggi eclettici e misteriosi come Fabrizio Modonese Palumbo. Già frontman dei Larsen e perno di svariati progetti seminascosti, la sua figura non ha mai cessato di riunire attorno a sé curiosità e ammirazione; vuoi anche per i collaboratori dei suoi dischi, da Lustmord a Michael Gira e Jarboe (Swans), solo per citare i più eclatanti.
(r) non è un riempitivo, "In Pink" rappresenta il terzo capitolo della sua discografia. Nove episodi densi di (sot)teso lirismo minimalista. Un suono che è senza dubbio un marchio di fabbrica, capace di superare e stravolgere lo standard del post-rock trito e petulante. "In Pink" è anche la malinconia di ambient e wave soffocate dal folk e dal kraut rock, con elementi sottili e tremanti di un intero decennio di musica strumentale. Ed ecco "Fagolose" che apre grattando ricordi cadenti e cresce come una sinfonia industrial/shogaze, con un beat tra cuneo e martello e lacrime mono-nota di tastiera; il flusso muta in aperture spaziali e annega in "Eva Drink", scontro malvagio tra arpeggi cristallini in minore e voci dark. In mezzo, forti richiami all'oscurità post-industriale dei Coil o del post-rock dei Labradford, passando per elettricità care ai Notwist. Ma il viaggio prosegue tra i contrasti sonici di arpe, campionamenti in reverse e un paio di note rubate ai Mogwai. Palumbo gioca nel disco con una spirale affilata e ritorta fra buio e luce, positività e promiscuità, che si palesa nel massivo impiego di strumenti diversi tra loro, per natura e utilizzo. Senza mai sfiorare la saturazione, il rumore rosa tinge melodica e organo ad aria, mentre altrove flebili aperture chitarristiche fanno spazio a vocalità riverberate tipicamente wave. L'attualità di un brano come "In Spring With My Diamond Ring", i mo(vi)menti elettronici di "Martini Cocktail" sono da pelle d'oca per l'euforia dei richiami nascosti a sperimentazioni ambientali (e introspezioni folk) di Neurosis e Throbbing Gristle.
Troppi i brani da segnalare nel disco. Inequivocabile la fascinazione di cui è capace, e la delicatezza con cui riesce a soffocare la mente e il cuore. Imprescindibile per gli appassionati, sarebbe un peccato non approfondirlo. Consigliato a chi è stanco della malinconia tinta di grigio.

recensione di rockit
 
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9 replies since 10/12/2007, 22:18   241 views
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