NEUROPRISON

Erodes - EP 2008, RECENSIONE - Maggio 2008

« Older   Newer »
  Share  
Neuros
view post Posted on 18/5/2008, 12:06




image

Line-up:
Marco Carito - voce
Vincenzo Salerno - chitarra
Andrea Mazzocca - chitarra, backing vocals
Ruggero Piazza - batteria
Danilo Battocchio - basso


Tracklist:
1. Too much for two arms
2. The third place to go
3. One invisible day
4. Six hours later
5. Only five fingers
6. Four steps ahead



Formatisi nel giugno 2007 da membri di Sky Turned Red, Last Minute To Jaffna e Shadow Dancer, gli Erodes non perdono tempo, ed ecco la pubblicazione del primo ep per mettere subito le carte in tavola.
La militanza di alcuni membri in band già affermate nell’underground torinese è garanzia di qualità del prodotto proposto, e l’attacco di Too much for two arms ne è un chiaro sintomo. Riff potenti che si attestano su ritmiche precise e mai veloci, sulle quali si staglia la voce di Marco, rauca e graffiante, alla quale si affianca quella di Andrea capace di più dolci melodie. The third place to go si apre tra arpeggi acustici e parti in spoken di sicuro effetto, mentre il climax della canzone cresce fino a esplodere in tutta la sua forza, fisica ed emozionale; nel finale i ritmi si alzano e la band corre, con un efficace solo di chitarra che non stona affatto con il loro muro sonoro. One Invisibile Day è furente e vorticosa nelle chitarre, ricordando alcune cose dei primi As I Lay Dying : impatto e melodia; ricercata e distorta la parte centrale della canzone.
Six hours later e Only five fingers sono una doppietta che colpisce al volto come un pugno, sicuramente le due canzoni più efficaci del lotto : la prima nervosa e veloce, un possibile ibrido tra Botch e Mastodon, questi richiamati soprattutto nell’intermezzo centrale di chitarra: la seconda più cadenzata, alterna parti pesanti a parentesi di più ampio respiro, come i Cave-in hanno insegnato.
A Four steps ahead è affidata la chiusura dell’album, la traccia più lunga dell’album, caratterizzata da un rifframa tagliente e vario, così come la parte centrala guidata unicamente da basso e batteria.
I suoni dell’album sono messi in risalto dall produzione eseguita dallo stesso Danilo; particolare da notare come ogni titolo contenga un numero, riferimento all’ordine di stesura delle canzoni. Un valido esordio quindi, consigliato a tutti coloro che amano le sonorità che gravitano attorno all’hardcore e vanno oltre, sperando di sentire qualcosa di nuovo al più presto.
 
Top
Edvard
view post Posted on 22/5/2008, 18:46




L'ho finalmente ascoltato oggi per la prima volta.....suona bene e abbastanza fresco, veramente figo, ma tanto. Complimenti a Dano e soci!



 
Top
1 replies since 18/5/2008, 12:06   309 views
  Share