Le ali della libertà.Andy Dufresne, impersonato da uno splendido Tim Robbins, direttore di Banca del New England, viene ingiustamente condannato a due ergastoli per l'uccisione della moglie e del suo amante. Imprigionato nel carcere di Shawshank, deve affrontare gli scontri con gli altri carcerati, con le violente guardie e con il direttore corrotto. E' un film sulla libertà, sull'amicizia, sulla vita, su come la cultura, l'intelligenza e la pazienza possono vincere su tutto. E' tratto da un racconto di Stephen King: Rita Hayworth e la redenzione di Shawshank edito nella raccolta Stagioni diverse.
Se non l'avete ancora visto fatevi un favore: cercate di recuperarlo.
Birdy. Film con Nicholas Cage e Mattew Modine. Regia di Alan Parker.
Nicholas Cage interpreta la parte di Al Columbato, reduce dal Vietnam, chiamato in un ospedale psichiatrico dove è ricoverato il suo amico di infanzia Birdy. Il film non è altro che un ripercorrere la storia di questi due giovani e soprattutto della passione di Birdy per il volo. Lo cito perchè si tratta ancora del buon Alan Parker e perchè ha avuto un ruolo particolare nella mia adolescenza. Tratto dall'omonimo libro di Wharton che, anche con tutte le mie ricerche, non sono mai riuscita a trovare.
Sicuramente qualcuno farà notare che l'ho scelto perchè la colonna sonora è di Peter Gabriel. Diciamo che grazie a lui ho potuto scoprire questo film. Avrebbe comunque segnato lo stesso la mia adolescenza.
Sto per parlare del mio film preferito in assoluto. Non so se qui dentro va bene e non so neanche se sia il caso di farci un topic apposito. Vedete voi.
Blade Runner. Anno 1982 regia di Ridley Scottcon Harrison Ford, Rutger Hauer, Sean Young, Daryl Hannah. Tratto liberamente dal libro "Ma gli androidi sognano pecore elettriche" di P.K.Dick. Ambientato nella Los Angeles del futuro è fondamentalmentalmente una riflessione sull'uomo. "Più umano dell'umano" è lo slogan della Tyrell Corporation produttrice di androidi che la ditta chiama replicanti. Sono costruiti come schiavi per i lavori pesanti e vengono "ritirati" qualora dovessero costituire un problema per la comunità. Come dicevo è una riflessione sull'uomo. Nei replicanti viene ricostruito tutto: ricordi, sensazioni, emozioni. "Io non sono nel business, io sono il business" come dice Rachel, una delle replicanti che fino alla fine non sapeva neanche di esserlo. La caratteristica che rende Rachel diversa dagli altri replicanti è che non c'è una data precisa per la sua fine.
"Non sapevamo per quanto sarebbe durata. Ma chi lo sa davvero?"
E' il film che più di tutti ha lasciato il segno nel cinema di fantascienza degli anni successivi. E ancora oggi non esiste per me un film che riesca anche solo ad avvicinarsi a questo piccolo capolavoro per la sua bellezza e l'importanza che ha avuto.
Curiosità da trivial pursuit: le immagini del finale per la prima versione del film, quelle del lieto fine, sno state girate da Stanley Kubrick che iniziava le riprese per Shining mentre Scott ultimava questo film.