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| CITAZIONE (MaxxxaM @ 11/2/2009, 01:09) secondo me "albero" è qualsiasi cosa a cui noi diamo quel nome...se riteniamo che il linguaggio e la realtà siano strettamente legati...d'altronde la parola è stata in un certo senso creata dall'uomo, è artificiale, è una necessità (e quindi un disagio, un male) che siamo riusciti parzialmente a colmare...perchè invece non ci stacchiamo dalla classificazione verbale delle cose e riteniamo tali le cose che vediamo senza definirle? ...perchè non diventare un tutt'uno con quello che ci circonda? e qua (secondo me eh) entra in gioco la reincarnazione, che per me non è altro che l'onniscenza e l'integrazione totale con la realtà e l'irrealtà, raggiungibile soltanto col distacco totale dalla nostra concezione di vita, diventare un tutt'uno col tutto... Mmmmmm.... quindi tu pensi che la parola, perchè creata dall'uomo, non sia una cosa naturale? La definisci artificiale e, correggimi se sbaglio, con questo intendi che è una cosa che non esiste in natura, che non è naturale. Ma se ti dicessi che la parola fa parte dell'esistenza stessa? Che parola è intenzione espressa, vibrazione, energia e che come tale può cambiare il mondo e anzi lo ha costituito e continua a costituirlo? Correggimi se sbaglio: fai una divisione tra ciò che esiste in natura e ciò che è inventato dall'uomo. Per me, per come concepisco l'uomo non c'è molta differenza e sono entrambi natura.
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