NEUROPRISON

Letteratura "diabolica", Crowley e i suoi fratelli...

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Nahkaal
view post Posted on 8/9/2008, 13:00




CITAZIONE (Birsa @ 8/9/2008, 13:28)
CITAZIONE (Nahkaal @ 8/9/2008, 12:27)
Dal link di Damar:

(IMG:http://z.about.com/d/altreligion/1/0/E/h/1/34.jpg)

Qualcuno di voi si ricorda di questo?

:lol:



E' curioso notare come queste invocazioni siano strutturate e fondate su simboli archetipici e ancestrali che richiamano alla parte divina nell'uomo e nella donna: mi riferisco al pentacolo e alla stella dell'iniziato (esagramma, stella di david)

Personalmente sostengo che tutto questo sia una pacchianata (citando Edvard), una travisazione/distorsione di un sistema iniziatico che non ha nessuna pertinenza con tutte queste sciocchezze che si vanno dicendo (non mi riferisco a voi, ma in generale) a proposito della cosiddetta corrente "satanica".

Questo non toglie che questi simboli, utilizzati nella Goetia, se venissero sottoposti ad un radiestesista (per dire), verrebbero catalogati come forme d'onda disarmoniche e squilibrate.


Se comunque foste interessati, nelle librerie ci sono fior fior di trattati sulla magia della Golden Dawn e annessi/connessi.

Questo , per citarne uno che conosco, è piuttosto interessante sotto il profilo esoterico, ma non ha niente da spartire con ciò che viene definito "satanismo".

Aleister Crowley, poi, è tutto un mondo a sè, ma anche qui non vi è nulla di "satanico", nel senso che diavoli, demoni e mostriciattoli di questo tipo non esistono, di fatto, se non nella mente di chi li ha creati o di chi ci crede e continua a crederci.
Tutto questo casino che qualcuno ha ben pensato di creare a riguardo di questi temi è soltanto un (pre)giudizio e un modo di allontanare tutto ciò che è ignoto da parte di coloro che sono spaventati da esso = spaventati dal mondo = spaventati da sè stessi.

Quoto caldamente!
In effetti crowley vedeva i vari demoni come "abitatori" dell'altro alto dell'albero della vita, i Qlipoth, ovvero i gusci vuoti, il lato oscuro di ogni aspetto dell'universo. Essendo l'albero della vita soprattutto una mappa ed un percorso interiore, la goetia non è altro che l'elenco delle nostre pulsioni e apparenze, quando deformate parossisticamente si svuotano di ciò che c'è di sacro. Ma, come scrive Alan Moore in Promethea, non c'è altro da far che accettare demoni come pate di noi, rivolgerli a loro con familiarità e rispetto. Se ci poniamo con ostilità, loro stessi saranno violenti e aggressivi.

Esattamente.

Hai dato una definizione bellissima ed estremamente precisa qui:

CITAZIONE
la goetia non è altro che l'elenco delle nostre pulsioni e apparenze, quando deformate parossisticamente si svuotano di ciò che c'è di sacro.

Aggiungo anche che questi aspetti fanno parte dell'aspetto ombra che la luce proietta (come dire: ogni cosa contiene al suo interno anche il suo esatto opposto) e che i due aspetti vanno scoperti, portati in superficie - precisando che normalmente sono nascosti nelle profondità recondite del nostro essere - visti, accettati e integrati. Questo è ciò che in termini "spirituali" * si definisce evoluzione.



* ma attenzione: "tutto è spirituale". Con questo intendo dire che non sussiste una fantomatica separazione tra l'aspetto fisico/materiale e quello spirituale, come comunemente si crede, in quanto sono entrambi coesistenti ed è solo il punto di vista (giudizio) dal quale si osserva a determinarne la discordanza o la concordanza.
 
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Birsa
view post Posted on 8/9/2008, 13:56




Tutto esatto. E' bello vedere che una volta tanto qualcuno che si aventura in discorsi del genere lo fa con una certa preparazione alle spalle.
 
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Nahkaal
view post Posted on 8/9/2008, 14:27




Sottoscrivo ;)
 
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view post Posted on 9/9/2008, 10:03

Too lazy to be scared

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La discussione ha preso una bella piega :)
Poteva finire parlando di croci al contrario e di Marilyn Manson, e invece sta toccando temi interessanti, non ultimo quello del "ribaltamento prospettico" che il concetto di "diabolico" presuppone: nei secoli, troppo spesso con "diabolico" si è inteso quello che - nello spirito e nella lettera - non fosse conforme con la visione della vita cattolica, quella per cui esiste inconciliabilità tra corpo e spirito, in cui lo spirito è da adorare e il corpo da mortificare. In più, il concetto di "diabolico" ispira da sempre un'estrema libertà - sessuale, politica, filosofica - che ben poco si concilia con l'assuefazione ai soprusi e la frustrazione sessuale insiti nel cattolicesimo.
 
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Birsa
view post Posted on 9/9/2008, 13:43




Ecco, nella visione magica e thelemica il diabolico, così come il divino, non è che un aspetto dell'essere (sia essere in quanto tale che essere umano), sono aspetti che per quanto in contrapposizione si presuppongono a vicenda. In sostanza c'è una sorta di rapporto tragico che rientra nell'estetico, nel fisico e nello spirituale. L'assuefazione al soprurso può venire dal celestiale come dal'infernale, in fondo si tratta di perdersi nell'estremizzazione di una idea, pulsione o attitudine, e viverla in maniera perversa.
 
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Nahkaal
view post Posted on 9/9/2008, 14:28




Ottimo il tuo intervento Vortex, molto preciso :)


Mi permetto di fare qualche dovuta precisazione, in base alla mia conoscenza, su quanto scritto da Birsa:

CITAZIONE (Birsa @ 9/9/2008, 14:43)
Ecco, nella visione magica e thelemica il diabolico, così come il divino, non è che un aspetto dell'essere (sia essere in quanto tale che essere umano), sono aspetti che per quanto in contrapposizione si presuppongono a vicenda.

L'Essere - per come è da sempre definito - E' il divino. Il divino stesso contiene al suo interno il diabolico, che a sua volta quindi è una sfaccettatura di ciò che è divino e diventa possibilità di esistenza nella forma.

In quest'ottica tutto è divino, perché tutto qui (su questo pianeta o piano) è Dio reso manifesto nella forma, nella materia coagulata: un po' quello che i fisici chiamerebbero "onda collassata in particelle".

Dico questo perchè nel concetto più profondo e iniziatico (non sto parlando di concezioni religiose, ma in termini mistico/esoterici), Dio è tutto ciò che esiste, quindi cosa potrebbe non essere se è tutto?
In questo senso, Dio o la Divinità appartengono alla sfera dell'Uno e di conseguenza trascendono la separazione degli opposti.

E' l'ego alterato che tutti noi abbiamo formato attraverso le ere, attraverso la storia, attraverso la separazione che ci permette di fare differenze, ma non ve n'è alcuna, in nessun caso.
La percezione è fondata sull'esperienza sensoriale, ma tolta l'esperienza sensoriale (e gli iniziati sanno come farlo) rimane il Nulla, all'interno del quale vi sono tutte le cose in potenza e tramite il quale vengono rese manifeste le possibilità dell'esperienza al fine della conoscenza di sé.
Insisto prevalentemente su questo punto - ve ne sarete accorti - perché è cruciale nel percorso dell'anima che avanza attraverso gli strati della materia densa.

Cito per concludere queste interessanti versi dei Meshuggah:

Vision will blind
Severance ties
Median am I
True are all lies


Che riassumono un po' il concetto di illusoria (illusoria perchè percepita in maniera incompleta) contrapposizione = unità nel e del Tutto

 
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view post Posted on 9/9/2008, 19:30
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Mention This To Me

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Inutile dire che sono a braccetto con il discorso qui sopra, tornando al diabolico:

Diabolico è un modo di sentire una determinata situazione, concepire un'idea, un'immagine.... è anche un modo forse più intrigante di legare "l'attenzione" verso una determinata cosa, perchè più oscura e meschina, piace di più, è più true.. possono sembrare cazzate ma per me è così.
Vedere angeli piuttosto che demoni è una scelta, che se presa bene è efficace in tutto e per tutto, è come scegliere un colore preferito, senza pensarci troppo.

SPOILER (click to view)
non chiedetemi cos'ho scritto e perchè
 
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Nahkaal
view post Posted on 10/9/2008, 08:15




SPOILER (click to view)
Cos'hai scritto? E perchè?














:woot:















:lol:
 
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Birsa
view post Posted on 11/9/2008, 14:43




In effetti mi sono espresso male.. ho usato la parola divino per intendere un concetto che parole come "bene", "santo", "paradisiaco" , non possono rendere con chiarezza. Intendeve tutto quanto è non-diabolico e non-deforme, certo che però la contrapposizione avviene comunque all'interno del divino, che è uno.
Crowley scrive cose molto interessanti sull'argomento.
L' "amore sotto il dominio della volontà" dei Due costruisce L, il nulla, che unito ad A (il nulla del pensiero, dell'azione e della parola, inteso come spirito di tutte le cose in potenza), nelle due diverse combinazioni, occupa la triade superna dell'albero della vita. LA è, quindi, l'universo concepito, ma nella sua fase di nulla in potenza, AL, invece, è il caos dell'esistenza che si manifesta in quanto equilibrio degli opposti (ma il risultato è comunque zero).
A fare da tramite c'è sht (shin=lo spirito sacro in forma di fuoco ardente ed entropico, thet=lo spirito in quanto serpente, leone.. bestia immonda e feroce). LAShTAL è 93.. una parola il cui significato si perde nel ventre della bestia. Il moto universale che nella contrapposizione tra essere e non essere si muove costantemente in avanti. Sono gli stessi concetti che troviamo anche in Nietzsche: il bene e il male si risolvono nel nulla e nel tutto, la contrapposizione degli opposti genera il caos della necessità, la forza è motore universale in potenza di tutte le cose, l'esistenza è giustificata in sè stessa: del vizio così come della virtù.
Scrive a questo proposito Crowley:
CITAZIONE
In effetti, questa è la formula della nostra magia; noi sosteniamo che tutti gli atti devono essere eguali; che l'esistenza conferma il diritto di esistere; che se il male non è semplicemente un termine esprimente qualche reazione di ostilità casuale tra forze e gualmente auto-giustiificate, l'universo è inspiegabile e impossibile quanto un'azione senza reazione; che le orge di bacco e pan non sono meno sacramentali delle messe di gesù, che le cicatrici della sifilide sono sacre e degne d'onore in quanto tali. (...)Il mago deve ideare da sè una tecnica precisa per distruggere il 'male'. L'essenza di tale pratica consisterà nell'addestrare la mente e il corpo ad affrontare le cose che causano paua, dolore, disgusto, vergogna e così via. Deve impare a sopportarle, a divenire indifferente, poi ad analizzarle fino a quando gli daranno piacere o insegnamento, e infine ad apprezzarle per sè stesse quali aspetti della Verità.

Il diabolico fa parte del tutto... va esplorato, vissuto fino in fondo e poi superato, infine assimilato e amato, ma mai fuggito. L'abisso guarda dentro di voi...
 
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Edvard
view post Posted on 11/9/2008, 15:33




Bella Birsa, senza complicare troppo il discorso ti sei spiegato bene.

Pure io mi ritrovo parecchio in queste concezione della vita, in particolare poi quanto a questo:

CITAZIONE
Il diabolico fa parte del tutto... va esplorato, vissuto fino in fondo e poi superato, infine assimilato e amato, ma mai fuggito. L'abisso guarda dentro di voi...

...ha sostenuto (e vissuto) tal concetto anche un certo William Blake.
 
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Birsa
view post Posted on 11/9/2008, 22:46




CITAZIONE (Edvard @ 11/9/2008, 16:33)
Bella Birsa, senza complicare troppo il discorso ti sei spiegato bene.

Pure io mi ritrovo parecchio in queste concezione della vita, in particolare poi quanto a questo:

CITAZIONE
Il diabolico fa parte del tutto... va esplorato, vissuto fino in fondo e poi superato, infine assimilato e amato, ma mai fuggito. L'abisso guarda dentro di voi...

...ha sostenuto (e vissuto) tal concetto anche un certo William Blake.

Assolutamente si!
Pe l'appunto...

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25 replies since 2/7/2008, 16:04   785 views
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