Il_Drugo_27 |
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| CITAZIONE (Enoch. @ 5/4/2009, 11:36) Tempo fa, in lidi lontani ma dietro l'angolo, nella discussione riguardante questi due album feci questo intervento che voglio riproporre qui (tanto per avvalorare la tesi, esternata da un ospite occasionale, che ci facciamo seghe mentali da panico...): « Il mio commento intende dire che dei Popol Vuh il vero capolavoro è Hosianna, seguito di Pharaos. Pharaos ha creato un tipo di suono, una tipologia d'atmosfera che in Hosianna è ripulito, limato, innalzato a cercare qualcosa di interiore. Se pharaos ha come obiettivo farti cercare una verità interiore e spirituale, Hosianna vuole farti innalzare, farti uscire al di fuori di te per contemplare una realtà superiore e tornare cosciente. Il riassunto della differenza tra la religione cristiana (innalzamento-fuoriuscita-contemplazione-ritorno in se stessi con nuove consapevolezze-vivere in Dio) e buddista (fuoriuscire dall'io-contemplarsi da fuori-illuminarsi nella contemplazione dell'io che è divenuto tutto-Nirvana e termine dei bisogni materiali... ... scusate la semplificazione ma è solo per farsi un'idea).
Il risultato (musicale e non) è lo stesso ma il processo differente.
In due parole: molti album fanno indagare dentro noi stessi (come Pharaos), quasi nessuno ci porta a contemplare qualcosa di "superiore" (come Hosianna).
Spero di essere stato più chiaro adesso.» Incalzato con un paragone con Phallus Dei, risposi: « Aggiungo una piccola cosa: nemmeno phallus dei arriva a tanta estraniazione. Gli Amon Duul II erano molto più concentrati sulla "forma" canzone (cioè sullo stile, non tanto sulla dinamica/struttura), i Vuh sono pura essenza. Sono New Age ante litteram, venendo così a conoscere la spersonalizzazione della struttura e la dissoluzione dell'io artistico (la band lavora per terzi, lavora per l'elevazione e per l'annientamento del razionale).» Una "semplice" riflessione, senza nessuna intenzione di oggettivizzare il mio ragionamento. -------- Rilancio con un altro album: The Cosmic Jokers - The Cosmic Jokers (1973) Questi i musicisti conivolti in questo interessante progetto: Manuel Göttsching, Klaus Schulze, Jürgen Dollase, Harald Großkopf, Sternenmädchen [Gille Lettmann], Dieter Dierks. L'elenco degli artisti correlati è piuttosto importante: Ash Ra Tempel, Wallenstein, Witthüser & Westrupp. Direi che un tentativo tocca a tutti quelli che hanno amato anche solo una nota del kraut. Una miniera d'oro per chi non l'ha mai sentito.
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