prendo spunto da un'altra board x aprire anche qui un dibattito sul mondo DIY, so che qui dentro ci sono altri ragazzi che hanno etichette diy, che organizzano concerti in centri sociali, che odiano il mainstream, emmetivvì, ecc...
carlo pastore, vj di Mtv, così si esprime in un post nel blog del suo space:
"lunedì, ottobre 20, 2008
Siamo l'Esercito Del Do It Yourself!
Quando avevo 15 anni ho iniziato a sentirmi profondamente insoddisfatto. Tanto insoddisfatto da provare con frequenza una rabbia dura, continua, magari ingiustificata nei confronti di quello che oggi, con un termine odioso, definirei l'establishment. Allora lo chiamavo il “sistema”; fatto sta che si tratta della gente che non capisce, i vecchi che occupano i posti che non meritano, gli stronzi che ti etichettano come diverso, la gente che pensa solo a farsi una macchina grossa e un giardino perfetto che non puoi neanche sdraiarti sul prato “perchè si rovina”. Non sapendo fondamentalmente dove sbattere la testa, cercavo e leggevo tutto quello che credevo potesse darmi nuovi contenuti, fresca speranza, una disciplina. Un motivo, un senso, una missione. Fu lì che incontrai la Musica. Fu lì che incontrai Rockit, un sito sì di Musica, ma con qualcosa in più, con un senso di condivisione profondo, con una tensione verso la Bellezza e la convinzione che questa possa salvare il mondo.
Io non credo nel destino, perlomeno non gli affido la determinazione del succedere degli eventi. Credo però nella potenzialità delle cose e sono sicuro che il bacino delle situazioni possibili sia così infinito da risultare impalpabile. Sono sliding doors, porte che si aprono e che si chiudono, questione di incastri, attimi rubati e attimi persi. Non so perchè sono finito lì. Ci siamo annusati. E' la curiosità che ti porta in posti che non conosci, spesso pericolosi, però importanti. Non c'è guadagno se non c'è rischio. Così ho iniziato a fare quello che facevano le persone sopra di me. Scrivere, organizzare piccoli eventi, fare il rappresentante di istituto. Fondare un giornalino, suonare, creare movimento. Rompere la barriera della sfiga e buttarmi nelle cose con entusiasmo. All'inizio ero da solo, poi dopo eravamo in due, in seguito eravamo una manciata e alla fine della fiera eravamo un buon gruppetto. Ci piaceva, altrimenti non l'avremmo fatto.
Allora non conoscevo la formula “Do It Yourself”, però inconsapevolmente ne praticavo il significato (ma le definizioni servono solo a parlare, là si trattava di assecondare un impulso, fare delle cose). Che cosa vuol dire? DIY sta per “fattelo da solo”. Era uno slogan anarcho punk, utilizzato dalle band per stimolare la creazione di canali alternativi a quelli del mondo discografico major, una chiara presa di posizione per non proporre la cultura punk come l'ennesima merce. Insomma un'etica. Quest'etica poi si declinò nella produzione e distribuzione di fanzine, giornali autoprodotti che cercavano di diffondere notizie e idee della scenapunk, ma anche magliette, toppe, spille, insomma vestiti.
La mia storia è dunque la naturale evoluzione di quello spirito. Con la differenza di un mondo che è molto cambiato e di una mia personale convinzione: quell'etica non può più avere senso e valore nel solo rifiuto del mercato inteso come sistema capitalistico, ma deve creare dei microsistemi sostenibili all'interno del mondo e non fuori da questo. Le cose non devono confinarsi nei ghetti ma devono uscirne. E il fatto che io oggi conduca TRL non è nient'altro che il frutto di questo approccio: nessuna paura, voglia di esperienza, conspevolezza dei propri mezzi,; sono andato a prendermi ciò che mi spetta, senza lasciare quel posto in mano alla gente sbagliata.
Siamo tutta gente che ha dovuto lottare quotidianamente per trovare una propria dimensione. Che ha imparato a suonare senza passare dalle scuole. Che s'è inventata professioni musicali o artistiche senza capire bene a quale ambito di Partita IVA affidarsi (e senza nemmeno capire bene la Partita IVA proprio). Che ha creato ricchezza per un Paese che forse nemmeno se n'è accorto. Siamo un esercito ormai. Belli, allegri e sinceri come in una canzone dei Tre Allegri Ragazzi Morti. E, almeno dal punto di vista musicale (ma anche più puramente creativo: pensiamo a tutti gli i ragazzi che si inventano giornalini, vestiti, nuovi buisness, libri, fumetti, produzioni, video...), finalmente abbiamo la nostra Onda, da cavalcare con lenostre tavole customizzate e colorate.
Siamo quelli che hanno costruito il proprio percorso di vita, professionale, sentimentale, senza accettare il disegno che la società, la famiglia, le istituzioni, la chiesa avevano riservato per noi. Quelli che hanno rifiutato i ghetti sociali e si sono liberati dalle catene delle classi, attraverso il lavoro, la fatica, gli sbattimenti. Quelli a cui non è mai stato regalato niente e che hanno mai svenduto il proprio talento.
Di fronte alle migliaia di volte in cui ci siamo lamentati del mondo che avevamo attorno perchè era cattivo, ignorante e brutto, ecco, noi abbiamo preso in mano quel poco che avevamo e lo abbiamo trasformato. Non c'è nessuno che lo fa al posto nostro? Bene, facciamolo noi. Come si fa? Impariamolo. Non c'è un posto dove suonare? Apriamolo. Siamo bravi e ci vogliono in TV? Andiamo a dire la nostra e non lasciamo che ci soffochino. Ci siamo inventati la nostra collocazione nel mondo nonostante l'indifferenza generale. Ne abbiamo sentito il bisogno e tutt'oggi crediamo che l'opera sia ancora da compiersi.
Ecco cos'è l'esercito del Do It Yourself. E' per loro, per Rockit, per noi, che ho voluto realizzare questo videomanifesto. Perchè, oggi più che mai, con questi venti di crisi e questa confusione generale, c'è bisogno di ripartire dal basso, di rimettere in moto le cellule cerebrali, di iniettare il formicolio negli arti addormentati, di infiltrarsi nei posti chiave e di creare interferenze, di non avere paura, di generare entusiasmo e diviverlo, di dire basta agli snobismi intellettualoidi e a quelli chefanno gli artisti senza averne l'arte, di dare spazio alla gente vera con le sua magnifica vitalità così stuprata. Entriamo nella faccenda, diventiamone partecipi. Ascolta, fai, diffondi! E' più semplice di quanto si creda."
e ha pure realizzato questo video:
https://www.youtube.com/watch?v=wWd3Gr1NaeIEdited by cronokiller - 1/11/2008, 13:40