CITAZIONE (PostNero @ 1/11/2008, 19:05)
CITAZIONE (unanota @ 1/11/2008, 18:53)
C'è poi da dire un'altra cosa (un po' più interessante, forse): ora Pastore ha un bacino d'utenza molto maggiore rispetto alle sue recensioni di anni fa. Le cose che scriveva erano le stesse. In mezzo a tanta (tantissima) nullità televisiva, che male può fare introdurre alcuni concetti culturalmente importanti nei giovani 13-15?
Perchè quello che Carlo Pastore propone come DIY non è DIY capisci? proporre i Finley (musicalmente parlando) non è accostabile in nessun modo al concetto di DIY!!
Ma infatti gli articoli non si riferiscono al suo lavoro a trl; non si riferiscono ai gruppi per adolescenti che DEVE proporre.
Gli articoli si riferiscono a chi continua a lavorare gratis (giusto per agganciarmi alla tesi linkata da Crono, grazie, l'avevo letta solo in parte) per Rockit, organizza festival e va a lavorarci, è questo il centro di tutto ed è così che è nata la locuzione scherzosa "l'esercito del DIY".
Poi non vedo mescolanze SOLO perché un articolo pubblicato su Rockit è stato anche postato sul suo blog myspace, che a sua volta viene seguito dalle ragazzine che seguono il suo programma. Non va mica a parlare di DIY in tv, mentre presenta i Finley.
CITAZIONE (cronokiller @ 1/11/2008, 18:57)
cercare di propinare il concetto di diy alle emo ragazzine che ascoltano i dari mi sembra un po' presuntuoso nonchè inutile
e il diy è di per sè un concetto nn mainstream...
Capisco benissimo il punto di vista del tuo discorso, è perfettamente chiaro.
Anch'io di primo acchito arriverei alle stesse motivazioni. Però (faccio un'osservazione, uno spunto per la discussione): premesso che la maggior parte della tv, almeno quella di intrattenimento musicale dedicata agli adolescenti, è priva di contenuti rilevanti e stimola un certo appiattimento. Premesso comunque che in tv le "lezioni" sul diy non sono arrivate. Non credi che poter diffondere (ripeto, NON in tv ma su altri canali solo "sfruttando" di riflesso la notorietà comunicativa fornita da un mezzo di massa come la televisione (*) ) a più larghe platee certi concetti che noi consideriamo importantissimi e fondativi, non possa che essere una buona cosa?
Perchè relegare un certo tipo di "cultura" esclusivamente all'underground, senza compromessi? Una maggiore diffusione non porterebbe forse a maggiore cultura generale?
[ (*) intendo, come in questo caso, tramite pubblicazione di articoli su blog seguiti da un pubblico che è lì solo perché "fan" di un personaggio noto ]