CITAZIONE (unanota @ 1/11/2008, 21:49)
[...] del tipo il diy l'ho inventato dopo aver avuto l'apparizione della madonna-rockit e sono il solo che organizza concerti indipendenti....
questo non lo vedo, non lo leggo.
Secondo me "Ascolta, Fai, Diffondi!" (questo il titolo corretto del primo post che hai riportato ad inizio topic) è un invito molto positivo a non-stare-con-le-mani-in-mano e a partecipare attivamente. Assolutamente in generale. Ed è questa -secondo me- quella "riattualizzazione" del concetto di diy a cui accennavo in precedenza.
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Lo ha scritto nel post successivo, qualcosa tipo: il MIAMi è l'unico festival a dare spazio a realtà artistiche indipendenti in italia.. credo che dovrebbe imparare a guardarsi intorno.
Comunque per come la vedo io il MiAmi non c'entra un cazzo col diy, è un grosso festival di gruppi fighetti in cui ogni tanto spuntano fuori cose interessanti. Sono sponsorizzati da grandi aziende, e c'è un certo giro di soldi dietro. Per quanto riguarda rockit, la ritengo la roccaforte dell'intellighenzia indie-snob italiana, gente furbetta che si atteggia a trendsetter. Certo, neanche lì è tutto da buttare (del resto io ancora dono i miei cinque euro mensili a riviste come Blow Up e Rumore perchè in mezzo al torbido c'è sempre qualcosa di interessante), ma io credo abbia fatto alcuni danni alla scena italiana
Il DIY in italia sta da altre parti, e non ne faccio una questione eminentemente di stili musicali, ma di approccio: Pastore parla del diy come di qualcosa che un giorno ti permette di arrivare in alto. Di arrivare su MTV. Questo tradisce lo spirito genuino e antagonista che è sempre stato dietro queste tre lettere... Non "uscire dal ghetto", ma spingere sulle mura del ghetto finchè non crollano, e il ghetto stesso diventa grande e potente tanto quanto la città di chi ne aveva costruito le recinzioni.
Ad ogni modo DellaGherardesca e compare sono anche loro dele puttane, ma delle puttane preparate, almeno. Loro citano Penny Rimbaud e Pastore risponde con Billy Joe Armstrong... E comunque Costantino sul suo blog parla di eventi, gruppi, etichette etc un pelino più interessanti del vuoto autoreferenziale di Carlo Pastore. E se davvero una cosa posso dire, che sia questa: non mi sembra che recensire i giardini di mirò e compagnia bella homesleep e prendere soldi dalla heineken per fare un festival in cui suonano i nuovi giardini di mirò e i prossimi <inserire nome dei nuovi giardini di mirò> sia sinonimo di underground. Certo poi ci suonano anche i Dead Elephnat e i Bachi da pietra.. ma mi da tanto l'idea che se fosse stato un concorso avrebbero preso il "premio della critica" (della serie: " sono strani...a me non piacciono, però ci faccio una figura di merda a dirlo.. vabè saranno artisti audaci").
La cosa che mi da più fastidio è che certi concetti vengano svuotati della loro carica antagonista e dati in pasto alle masse omologate come un prodotto da vendere: basta vedere chi è che commenta il myspace di Pastore. Soprattutto lui sfrutta un movimento genuino e potente come quello delle proteste nelle università per dichiararsi leader, ideologo e messia.
A me sembra che si stiano solo avverando le profezie apocalittiche del nuovo pippone dell' AntiMTVday. Insomma Nico aveva capito tutto, soprattutto è uno che per organizzare qualcosa di serio e valido si rompe davvero il culo in quattro.