NEUROPRISON

Talk Talk, la musica dell'Eden

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view post Posted on 10/11/2008, 21:23
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1981 - 1991

Partono dalle Hits, dalle Charts, dalla moda...dalla vena più commerciale, per poi procedere verso una evoluzione dai pochi precedenti, abbandonando quello specie di synth-pop, passando alla sperimentazione vera e propria, da un songwriting imprevedibile e semplicemente strepitoso. Capitanati da Mark Hollis i Talk Talk si affermano come pionieri dello slowcore, del post-rock, del low-fi.

Divenuti celebri con It's My Life e Such a Shame, la rotta viene pian piano cambiata, come già detto qui sopra... la prima virata viene con "The Colour of Spring" nel '86, ma il colossi sono:

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Spirit Of Eden & Laughing Stock.
Rispettivamente del 1988 e del 1991... capolavori indiscutibili, impossibile non averli, non conoscerli.

Questo per parlare un pò magari con quelli più vecchiotti di neuroprison, quelli che c'erano, e pure per chi ancora non li conosce.
Segnalo poi lo splendido lavoro solista di Hollis, uscito nel '98.

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ondarock
 
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view post Posted on 10/11/2008, 21:38

Too lazy to be scared

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Sono tra i vecchietti, e ricordo ancora la perplessità del primo ascolto, nel lontano 1990, del vinile di Spirti of Eden: copertina e durata delle canzoni mi aveva indotto a pensare si trattasse di prog (in quel periodo ero in fissa con Genesis e Marillion), ma dopo i primi ascolti dovetti ricredermi, non assomigliava per niente a quello che mi aspettavo. Una musica lenta e sinuosa, di un'eleganza innaturale che lambiva i territori di una psichedelia morbida e jazzata. Inutile dire che all'epoca non ne capii niente, e che accantonai il disco nei meandri dei miei 33 giri.
Qualche tempo dopo, e "rinvigorito" culturalmente dall'ascolto dei King Crimson epoca 1969-1975, ritornai a Spirit of eden, e fu amore. Un amore per certi versi miracoloso, perchè non c'è un disco simile a questo che io riesca ad apprezzare.
Laughing stock fu una delusione all'epoca dell'acquisto - in cd stavolta - e tutt'ora non riesco ad apprezzarlo. Ho anche It's my life, che è tutt'altro tipo di musica ma non è poi così deprecabile come viene solitamente descritto.
 
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bobafett
view post Posted on 10/11/2008, 21:38




curioso che proprio ieri notte sul mio ipod viaggiasse "The Colour of Spring".
SPOILER (click to view)
e sì, ero uno di quelli che c'era, anche se il metal e l'hc mi avevano già rapito.


non sapevo del disco solista di Hollis che mi procurerò al più presto.
 
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view post Posted on 10/11/2008, 23:08
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il primo periodo è più che valido, non volevo assolutamente sminuire, solo non posso che inchinarmi a cotanta eleganza e maestosità.

bobafett, procuratelo, vale davvero molto.
 
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Deceit
view post Posted on 11/11/2008, 01:02




CITAZIONE (Enoch. @ 10/11/2008, 21:23)
i Talk Talk si affermano come pionieri dello slowcore, del post-rock, del low-fi.

del lo-fi? al contrario sono suonati da dio (per Spirit of Eden la casa discografica offrì loro i suoi migliori sessionmen) e con produzioni spaziali


per quanto mi riguarda band incommensurabile, son passati da un synth pop raffinato (curiosità: avevano più successo in italia che in patria) a un progressive rock "contemporaneo" iper dilatato che ha anticipato l'ondata post rock britannica dei vari Bark psychosis, Long fin killie ecc... dello slo core non direi.. ok son lenti ma i gruppi slo core americani avevano quasi tutti radici nel folk americano. ciò non sminuisce affatto i talk talk che sono imprescindibili e tuttora influenti (sentire l'omonimo bellissimo dei Centenaire dell'anno scorso per credere)

non possono mancare in nessuna collezione

e poi che voce cristo! chi l'avrebbe mai detto che un cesso simile avesse una voce così bella? impagabili le boccacce di hollis nel video di such a shame

CITAZIONE (Vortex Surfer @ 10/11/2008, 21:38)
Laughing stock fu una delusione all'epoca dell'acquisto - in cd stavolta - e tutt'ora non riesco ad apprezzarlo. Ho anche It's my life, che è tutt'altro tipo di musica ma non è poi così deprecabile come viene solitamente descritto.

davvero non ti piace laughing stock? è molto simile a spirit...

it's my life cmq è generalmente apprezzato, l'unico che dice che è deprecabile è scaruffi :lol:
 
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view post Posted on 11/11/2008, 12:29

Too lazy to be scared

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In effetti, dopo una vita stamattina ho riascoltato in cuffia LS, e non capisco per quale dannato motivo non mi sia piaciuto fino ad ora: veramente molto bello, con la bellissima voce di Hollis in primo piano. All'epoca forse mi era sembrato troppo etereo... boh, vammi a capire... :lol:

Sul rapporto dei Talk Talk con lo slow-core, invece sarei meno rigido: alcune premesse sono sicuramente diverse, ma il mood che si respira in Spirit of Eden è molto vicino ad alcune cose dei, per fare un nome, grandissimi Red House Painters. Questi ultimi sono decisamente più cupi e introspettivi, ma il senso di "decadenza bella da ascoltare" sembra mutuato paro paro proprio dai TT.
 
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Deceit
view post Posted on 11/11/2008, 12:41




boh ste cose le sa solo Kozalek (ad ogni modo i RHP sono a conti fatti un gruppo country rock, non so se avesse ascoltato i TT)

cmq molto triste la vicenda di Hollis, che partorì spirit of eden nella sua fase eroinomane. i TT prima di quel disco vendevano a palato, la emi accettò il disco senza manco ascoltarlo e le vendite furono un disastro tale che laughing stock (bravo che l'hai rivalutato :) ) dovetterlo farlo uscire su un'etichetta indipendente. restarono nel dimenticatoio finché Reynolds li indicò come capostipiti (più o meno) del post rock inglese, nel suo famoso articolo

vi ricordate Meteore, il programma di Gene Gnocchi? io non ho visto la puntata incriminata, ma mi hanno raccontato che una volta parlarono anche dei talk talk come di una meteora del synth pop (Gnocchi, che pare se ne intenda di musica, però corresse dicendo che poi non sono scomparsi ma hanno fatto grandi cose solo meno famose)
 
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Khmer
view post Posted on 13/11/2008, 18:57




QUOTE (Deceit @ 11/11/2008, 01:02)
QUOTE (Enoch. @ 10/11/2008, 21:23)
i Talk Talk si affermano come pionieri dello slowcore, del post-rock, del low-fi.

del lo-fi? al contrario sono suonati da dio (per Spirit of Eden la casa discografica offrì loro i suoi migliori sessionmen) e con produzioni spaziali


per quanto mi riguarda band incommensurabile, son passati da un synth pop raffinato (curiosità: avevano più successo in italia che in patria) a un progressive rock "contemporaneo" iper dilatato che ha anticipato l'ondata post rock britannica dei vari Bark psychosis, Long fin killie ecc... dello slo core non direi.. ok son lenti ma i gruppi slo core americani avevano quasi tutti radici nel folk americano. ciò non sminuisce affatto i talk talk che sono imprescindibili e tuttora influenti (sentire l'omonimo bellissimo dei Centenaire dell'anno scorso per credere)

non possono mancare in nessuna collezione

All epoca si parlo di 250,000£ che, al cambio attuale sono un fottio. Qualcuno ha "Spirit of Eden" serverizzato?
 
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Edvard
view post Posted on 13/11/2008, 19:04




Cazz, mica avevo notato.....uno dei miei gruppi preferiti di sempre!

Spirit of Eden e Laughing Stock fanno parte della storia della musica, e che musica!


Cmq lo-fi direi proprio che non ci sta.....post-rock, minimalismo, jazz anche (soprattutto il rarefatto e bellissimo disco solista di HOLLIS) ma lo-fi non direi proprio.
 
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Deceit
view post Posted on 13/11/2008, 19:07




mmm è costato un casino, ma le 250000 sterline sono il costo "storico" di Loveless dei my bloody valentine :D
non sono sicurissimoeh , ma penso che per quanto esorbitante, spirit of eden sia costato meno di quella cifra da capogiro
 
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Khmer
view post Posted on 25/1/2009, 23:51




Sto letteralmente facendomi una sega su "Spirit of Eden", disco dalle atmosfere eccelse.
Nonostante l ottimo lavoro di Friese-Greene ci sono dei punti che avrei equalizzato diversamente (a volte ci sono delle chitarre che saltano fuori troppo alte rispetto al resto suonato in piano medio-piano).

Well done Enoch, bel consiglio

Ora devo trovare quello l album di Hollis
 
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Edvard
view post Posted on 26/1/2009, 17:40




CITAZIONE (Khmer @ 25/1/2009, 23:51)
Sto letteralmente facendomi una sega su "Spirit of Eden", disco dalle atmosfere eccelse.
Nonostante l ottimo lavoro di Friese-Greene ci sono dei punti che avrei equalizzato diversamente (a volte ci sono delle chitarre che saltano fuori troppo alte rispetto al resto suonato in piano medio-piano).

Well done Enoch, bel consiglio

Ora devo trovare quello l album di Hollis

per me cmq "laughing stock" è il più bello, a metà strada tra "spirit of eden" e l'Hollis solista.
 
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*Micia*
view post Posted on 4/2/2009, 16:00




Laughing Stock lo sto ri-ascoltando ora.. è davvero un capolavoro con la "c" maiuscola...uno dei pochi dischi che riesce ad emozionarmi sempre e in ogni circostanza, senza invadere...fenomenale

EDIT: lapsus grave, direi che ci sta meglio la "C" di capolavoro :ph34r:

Edited by *Micia* - 4/2/2009, 16:47
 
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view post Posted on 4/2/2009, 16:36
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CITAZIONE (*Micia* @ 4/2/2009, 16:00)
Laughing Stock lo sto ri-ascoltando ora.. è davvero un capolavoro con la "p" maiuscola...uno dei pochi dischi che riesce ad emozionarmi sempre e in ogni circostanza, senza invadere...fenomenale

Sarebbe ora d'accorgersene si, sebbene mi piaccia più Spirit of Eden.

Capolavoro con la "P" maiuscola? auguri.
 
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Eclipze
view post Posted on 30/3/2009, 13:04




CITAZIONE (Vortex Surfer @ 10/11/2008, 22:38)
Sono tra i vecchietti, e ricordo ancora la perplessità del primo ascolto, nel lontano 1990, del vinile di Spirti of Eden: copertina e durata delle canzoni mi aveva indotto a pensare si trattasse di prog (in quel periodo ero in fissa con Genesis e Marillion), ma dopo i primi ascolti dovetti ricredermi, non assomigliava per niente a quello che mi aspettavo.

Anni dopo però, i Marillion di Marbles hanno preso parecchio da dischi come Spirit of Eden. Soprattutto dal punto di vista vocale.

Comunque, finalmente mi sono comprato Spirit of Eden.
4, 90 euro. :002:
 
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