Tombs, "Winter Hours" (2009)

acc... troppi gruppi "sepolti" nei miei ascolti.

Artwork curato da www.myspace.com/thomashooper, grande tatuatore!

sò rozzi sò sozzi sò feroci e sò brutti e il disco è scorrevolissimo

seppure sprovvisti di una personalità eclatante (l'unico "appunto" che mi pare venga loro fatto in qualche misura) l'intarsio delle influenze (appunto non una mera somma di spunti in questo caso, mi pare si possa esser d'accordo) di sti tombs li rende piacevoli da scomporre durante l'ascolto

sanno mazziare senza intestardirsi su cariche a testa bassa e la voce suona sinceramente presa nel marasma per me (pur non ricordandomi particolarmente né Justin B. né Burton C.)

non vedo di riascolterlo, fa davvero un bel paio con il più ambizioso "the spoils of failure"

Secondo me è un gran disco e basta

Io continuo a godere come un ossesso ascoltando Winter Hours e sinceramente non capisco come mai sia passato così in sordina un disco del genere, e cosa che un pò mi fa sorridere è che si affermi sempre l"attacco dei cloni" (ci tengo a precisare che per il sottoscritto è un problema relativo) ma quando arriva un gruppo con belle idee e fuori dagli stereotipi..taac, ci si appella a troppa eterogeneità e mancanza di persoanlità. Io penso che entrambe le affermazioni siano abbastanza forzate, anche perchè Hill certe cose le aveva abbozzate un pò di anni fa con questo discone



che è bene ripassare per chi ha la memoria corta. Il suono poi è manna dal cielo, semplicemente spettacolare, bello pieno e chiaro in ogni particolare. In questa sezione gli stanno dietro solo i Kylesa quest'anno, Celeste, Buried Inside, ISIS e compagnia cantante nemmeno li vedono, tiè

Le Ore Invernali mi sono salite un bel po' devo dire. Ho cominciato ad apprezzare e dare più importance agli accenni di melodie che vengono sepolte dal macello in atto. C'è della malinconia feroce che spunta di qua e di là, e può far solo piacere.

Mi unisco in parte al plauso tributato da Neuros: i Kylesa non m'hanno mai preso, i ca***tissimi Celeste (che nel topic di riferimento sono stati confontati coi Tombs mi pare) risultano ad ogni modo troppo monolitici per me e gli Isis han intrapreso la strada del prog a regola d'arte con tutto ciò che ne consegue.

Ma per quanto riguarda i dischi ad organico rock Fall of Efrafa e Buried Inside hanno dimostrato una marcia in più sul piano della drammaticità.

Si può ascoltare in streaming qui: http://winterhours.info/

Track List:
1. Fountain of the World 666
2. Course of Empire
3. Calvaire
4. Marina
5. Monuments
6. Darker Than Your Nights
7. Hallways Of The Always
8. Cypress
9. Gods of Love and Suicide
10. Cheval Noir
11. Gossamer (demo)
12. Merrimack (demo)
13. Beneath the Toxic Jungle (demo)
14. Filled With Secrets (demo)

Come sempre è un gran bell'ascoltare, soprattutto per avere tutto in uno ep-split-demo, messi così in ordine cronologico fa apprezzare l'evoluzione della band; che poi le sterzate più decise verso il black metal sono racchiuse nello split con i Planks più che nell'ep. Gods of Love & Suicide vince sempre, troppo il male in terra.

Dai, questo lo aspetto davvero tanto.

^^^ siamo in 2!!!!!

Tranne il batterista che cita ben due compilation nella sua lista dei miglior album dell'anno (...), il resto mi sembra molto buono!

Side-project del chitarrista www.myspace.com/vasilek666