Sono all'ascolto e devo dire che di roba ce n'è davvero tanta, non mi esprimo ancora sulla musica perché questo è un signor disco da assimilare pian piano, ricco di dettagli e da scavare a fondo, c'è un enorme lavoro di scrittura e la sensazione è di un album a sé stante nella discografia dei canaan , non solo e ovviamente per l'introduzione delle vocals femminili che danno un'impronta particolare e dstante da ciò che la band aveva finora realizzato, ma anche per un ritorno a certe atmosfere doom qui trattate in maniera decisamente particolare.
graficamente e dal punto di vista dei testi siamo di fronte ad uno sforzo immane, un lavoro in cui parole, musica e immagini si intersecano e contribuiscono a creare un insieme decisamente ambizioso ma sempre a fuoco e coeso.
il secondo disco è un viaggio a sé e mi è persino venuto in mente l'associazione con l'approccio neurosis/tribes of neurot, chissà se mauro ha pensato alla possibilità di sovrapporre le composizoni dell'album con la loro prigione speculare sul secondo cd... la butto lì, ma la curiosità di provarci mi è venuta
bo', non aggiungo altro per ora, se non che consiglio a tutti gli amanti dei canaan di degustarlo al più presto, anche eprché necessito di confrontarmi con altri amanti e conoscitori della band.
mi fermo qui... ai prossimi ascolti