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| Quoto un post dal topic sul nuovo album degli Isis (giustamente ci hanno ricordato che siamo andati OT). CITAZIONE (dirk. @ 21/12/2008, 20:28) Secondo me per aggiungere queste influenze in Panopticon hanno rinunciato a troppe cose importanti, i pezzi sono spesso senza dinamica, messi scarsamente a fuoco, salvo So Did We, Grinning Mouths e un po' Altered Course. ITAOT sonicamente è la prosecuzione di Panopticon imho, solo che ci sono più canzoni solide anche se è comunque lontano dalla compattezza di Celestial per non parlare di Oceanic. Non riesco a capire come tu faccia a tralasciare pezzi come In Fiction o Syndic Calls. Non sono bene a fuoco questi pezzi? Secondo me invece rappresentano proprio il punto di forza dell'album, o meglio, vista la loro costruzione e l'impatto che hanno sono proprio il clou dell'album. CITAZIONE Celestial per l'importanza, riascoltandolo dopo aver assimiliato i successivi ( e analizzando anche l'influenza sulla scena ), si capisce tutto. Poi vabbè, Oceanic capolavoro, Panopticon quasi-capolavoro, In the absence of truth, come ho scritto da qualche altra parte, è una specie di tributo ai Tool, anch'esso valido, ma nulla a che vedere col resto. Se è per questo allora Deconstructing Towers verso il terzo minuto sembra un incrocio tra Forty Six&Two e Third Eye. Che in alcuno passaggi di In The Absence Of Truth (tipo le prime 3 canzoni ) ci sia qualche ritmica dei Tool non si può negare però dire che è un omaggio a loro mi sembra un pò troppo. Faccio un'esternazione a metà tra una provocazione e una ca**ata: In The Absence Of Truth è molto più Oceanic di Panopiticon.
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