Birsa |
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| CITAZIONE (Sephi @ 15/11/2009, 04:00) bello, sinistro, atmosferico , sconlgente nel suo mood, ovviamente si palesano i rimandi "godfleshed" ma è un bel sentire fin dai primi ascolti..il prolema? che dura uno sfracello e la struttura ripetitiva del tutto non so se riuscirà a farmelo salire (limite probabilmente tutto mio perchè mi piacciono le radici di questo sound ma non le amo visceralmnte). è l'esperienza finale dell'intero album a lasciarti intontito non i singoli episodi. il pregio maggiore, un disco coraggioso, i difetti più grandi sono lunghezza e monotematicità estenuante. Beh, io in tutta sincerità considero questi che tu indichi come difetti parte integrante della pesantezza che amo di questo disco, perchè davvero, era parecchio che non mi capitava di ascoltare un disco "rock" che non ha paura di essere un'esperienza così distruttiva. Ad ogni modo, complice una conversazione sull'argmento avuta ieri sera con Vinci, stavo riflettendo anche un po' su quanto sia sensato tenere il thread tra i side project degli Isis... Sia chiaro: non mi interessa stare a pontificare menate sulla posizione di un topic, semplicemente mi rendo conto di quanto l'apporto di Turner non sembri davvero fondamentale nell'economia del disco. Magari sono conclusioni del tutto arbitrarie, ma sinceramente trovo più importante l'apporto degli altri tre (Broadrick soprattutto, ma Dalton e Cochrane non sono da meno) che quello di Aaron. In effetti da quanto leggo il suo coinvolgimento è avventuo solo in un secondo momento. Allo stesso modo la penso sui Jodis: è essenzialmente un progetto di James Plotkin (molto più di quanto non lo fossero i Khanate), a cui Turner e Wyskida danno un contributo improtante, ma comunque adattandosi ad un mood già deciso dal compositore principale.
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