Wavering Radiant: New Album ISIS

Già. Anch'io sono rimasto molto colpito dal batterista quando ho potuto ammirarli dal vivo. Tre volte ad oggi, quattro tra pochi giorni
In particolare quest'estate a Torino. L'impressione che mi ha lasciato e di un metodo molto 'tribale' di approcciarsi allo strumento. Apprezzatissimo.

beh si, è davvero notevole la crescita che ha avuto, è stra interessante l'intervista che ha rilasciato nell'articolo di Decibel sugli ISIS riguardo al suo drumming

Signori, arrivo io dopo 8 mesi chè quest'album è venuto fuori. Avevo poca fiducia dopo l'album precedente cosicche ho ignorato questo nuovo. A torto! Ieri ho sentito qualche traccia è promette bene.
C'e qualcuno che diventa Babbo Natale in PM?

Non ero ancora intervenuto sugli Isis e lo faccio solo ora. Ovviamente rispetto il parere di tutti ma a me questo "Wavering Radiant" (che la maggior parte ha votato in massa) ha deluso. Certo, non mi aspettavo un capolavoro (lo hanno già fatto con Panopticon) ma un disco differente, questo si, dato che ho molta stima del gruppo. Questo lavoro non aggiunge nulla di significativo rispetto ai precedenti, anzi semmai toglie qualcosa (rispetto ad es. ad Absence of Truth che, pur senza strapparmi i capelli, mi era piaciuto). Ho letto sopra di una mancanza di "cattiveria" e "sporcizia" (anche se in questo caso ci si riferiva al live); ecco, è la sensazione che ho avuto ascoltando questo disco. E non sono bastati brani come la titletrack o "Hall of the Dead" (con il prezioso contributo di Adam Jones) e l'affascinante "20 Minutes/40 Years" a far decollare un album che risulta piatto, noioso e poco ispirato. Per la prima volta ho faticato (e non poco) a portare a termine un disco degli Isis. Magari è solo un'impressione (anche se difficilmente cambierò idea) visto che sono uno dei pochi (l'unico?) a non averlo apprezzato. Ma tant'è..

Dopo un album come "In the absence of truth" che mirava a far prendere sonno l'ascoltatore in pochi minuti, Wavering Radiant è un assoluto capolavoro.

Dall'Uzbekistan, ho il bisogno di ascoltare "Hall of the dead" ogni dì, malgrado l'uso a gocce della batteria del pc. Voce che quando è in growling è potentissima, batteria varia, precisa ed eccezionalmente coinvolgente (come sempre peraltro) e layers che rendono il tutto molto ben coeso.

Grandissimo canto del cigno.

Disco di gran classe, basta non pensare a quei due capolavori assoluti...diciamo che sta agli ISIS come the eye of every storm ai neurosis.

Buh secondo me calza male questo paragone, Wavering Radiant è un sunto della discografia degli ISIS, the Eye of Every Storm è una direzione unica nella carriera dei Neurosis -purtroppo mai ripresa-

In ogni caso é un disco fatto molto bene, scommetti che se avessero fatto celestial parte II, tutti a dargli addosso accusandoli di non progredire? Poi magari mi sbaglio, eh?

Se con "fatto molto bene" intendi un prodotto ben realizzato questo è innegabile, in questo senso penso gli ISIS siano andati in crescendo toccando appunto l'apice con gli ultimi due dischi.
Sul discorso del Celestial pt.II sono d'accordo con te, ma facendo un meltin'pot della loro discografia come accade in Wavering Radiant l'evoluzione viene comunque a mancare; un simile sunto lo vedo comunque una bella maniera per concludere la carriera discografica.
Che poi non mi sia piaciuto è un altro paio di maniche

Personalmente trovo anch'io che un sunto sia la maniera migliore per concludere una carriera, del tipo "non abbiamo più niente da dire, la smettiamo qua e come addio lasciamo qualcosa che sia nostro al 100%, di quello che eravamo e quello che siamo diventati". A me WR all'inizio piaceva da matti, al momento è interamente presente nel mio iPod ma il massimo che passa ogni tanto sono Stone To Wake A Serpent e Threshold Of Transformation, le altre è da mesi che non le ascolto e il disco per intero da oltre un anno.