NEUROPRISON

Panopticon

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Edvard Munch
view post Posted on 5/11/2006, 18:49




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Tracklist

So Did We
Backlit
In Fiction
Wills Dissolve
Syndic Calls
Altered Course
Grinning Mouths


Etichetta Ipecac

Produttore Matt Bayles & Isis


Il Panopticon è il carcere ideale progettato nel 1791 da Jeremy Bentham (1748-1832), filosofo idealista, teorico della riforma giuridica britannica e massimo esponente dell'utilitarismo.

L’idea alla base del Panopticon (“che fa vedere tutto”) era quella che - grazie alla forma radiocentrica dell’edificio e ad opportuni accorgimenti architettonici e tecnologici - un unico guardiano potesse controllare tutti i prigionieri in ogni momento.
La struttura carceraria era vista come un insieme di stanze per i detenuti, disposte a cerchio, con due finestre per ognuna: l'una rivolta verso l'esterno, per prendere luce, l'altra verso l'interno, in una colonna nella quale si sarebbe collocato il custode. I carcerati, sapendo di poter esser osservati tutti insieme in un solo momento dal custode, grazie alla particolare disposizione della prigione, avrebbero assunto comportamenti disciplinati e mantenuto l'ordine in modo quasi automatico; inoltre la forma carceraria del panopticon prevedeva che ad ogni singolo detenuto fosse assegnato un lavoro, si avviava così il processo di passaggio tra una formula carceraria contenutiva ad una formula produttiva. In seguito è stato attribuito al concetto di Panopticon un significato più ampio, a rappresentare il rapporto tra il singolo individuo e le regole del sistema sociale in cui esso è inserito. L'arte, in special modo la letteratura, la pittura ed il teatro sono state profondamente influenzate da questo nuovo concetto.
(da Wikipedia)

Il terzo disco degli Isis è un lavoro destinato senza dubbio a rimanere in futuro negli annali della musica; dopo la maturazione avvenuta con un grande disco qual'è Oceanic, in grado di fondere sludge, post-hardcore e metal ambientale in una miscela unica e dal feeling altamente epico, ecco che la band guidata da Aaron Turner torna con un disco ancora più ambizioso.
Dal punto di vista musicale si nota l'abbandono della componente sludge ed il ridimensionamento di quella hardcore, ponendo l'accento su strutture più lineari e di derivazione post rock, e di pari passo l'aumento dell'importanza delle parti strumentali rispetto al cantato.
Da sottolineare la presenza come guest in Altered Course di Justin Chancellor dei Tool, band a cui gli Isis sono ora più che mai vicini dal punto di vista spirituale ed espressivo.
Dal punto di vista lirico il disco, come si evince già dal titolo, è un lavoro decisamente concettuale; la band cerca un parallelismo tra l'evoluzione, l'innovazione dei propri lidi sonori ed il mutamento del controllo sociale nelle sempre più avanzate società capitalistiche.
In pieno Novecento il filosofo Michael Focault teorizzava che il modello del Panopticon rappresentava la metafora della vita moderna nelle civiltà avanzate in cui tutto è visibile e sorvegliato; ma Panopticon non rappresenta solo un'analisi della natura orwelliana della società moderna, ma è anche un viaggio nelle più profonde ed oscure vicissitudini personali legate alla vita contemporanea.
 
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view post Posted on 5/11/2006, 21:03
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overdose di capolavori in questa sezione...e questo è uno dei picchi massimi degli ultimi anni, del "post-2000".
vera e propria affermazione degli Isis, lavoro con il quale il loro stile diviene davvero unico e ben definito.
indimenticabili capolavori come Backlit e In Fiction
 
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Arwen.
view post Posted on 25/11/2006, 14:35




Strano, la musica in sè non mi da il concetto di una prigione...
Anche se ora grazie alla spiegazione le lyrics sono più chiare..
 
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Eclipze
view post Posted on 26/12/2006, 16:27




Il riff devastante che apre il disco mi ha fatto innamorare in maniera totale di questa band. Oceanic lo conoscevo già, e mi piaceva molto, ma Panopticon mi ha proprio sconvolto, divenendo uno dei dischi fondamentali per me stesso.
C'è un'atmosfera psichedelica, eterea, sognante, irreale.
Vetro, freddo e trasparente, sul quale si poggiano raggi di sole lontani. E' un disco che evoca grandi spazi, con nostalgia. Non racconta direttamente l'imprigionamento e il controllo al quale siamo sottoposti, ma il senso di libertà perduta che ci pervade, la sensazione di impotenza, e la consapevolezza crescente di non essere più noi stessi, ma solo marionette. E' un disco dalla forte emotività, che scava dentro la società passando dall'anima di chi la compone.

E se l'inizio è una evidente presa di coscienza:
From forest caves and azure skies
We crashed upon this earth
The years, they passed and so did we
Yet, resistance would be brought


La fine è una drammatica sconfitta, è l'annullamento della nostra consapevolezza (e la vittoria della paranoia come strumento di controllo):
The plague is forced on us all
Is it there?
Are they there?
Shouts of facts abound
but whispers of truth burn though
Is it there?
Are they there?
 
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view post Posted on 26/12/2006, 17:45
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On battleship hill

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CITAZIONE (Eclipze @ 26/12/2006, 16:27)
C'è un'atmosfera psichedelica, eterea, sognante, irreale.
Vetro, freddo e trasparente, sul quale si poggiano raggi di sole lontani. E' un disco che evoca grandi spazi, con nostalgia. Non racconta direttamente l'imprigionamento e il controllo al quale siamo sottoposti, ma il senso di libertà perduta che ci pervade, la sensazione di impotenza, e la consapevolezza crescente di non essere più noi stessi, ma solo marionette. E' un disco dalla forte emotività, che scava dentro la società passando dall'anima di chi la compone.

giù il cappello

non si possono trovare parole migliori per descrivere l'atmosfera di questo disco
 
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The Wretched
view post Posted on 14/5/2007, 14:32




...le parole di Eclipze hanno colto quella che anche per me è, in un certo senso, l'essenza di questo album...

...a *Panopticon* mi sento particolarmente legata: è sostanzialmente il primo album degli Isis che ho asoltato ed avuto, è quello con cui mi sono "innamorata" di loro, quello attraverso il quale li ho conosciuti ed approfonditi, seguendo - anzi - ripercorrendo "a ritroso" la loro evoluzione...
...nonostante adori quasi allo stesso livello *Oceanic*, *Panopticon* per me è e rimane IL DISCO degli Isis: quello che più di tutti mi è vicino; quello che più di tutti, in ogni momento e stato d'animo, ho sempre voglia di ascoltare; quello che nelle mie orecchie - ed in me - non presenta mai, in nessuna circostanza, degli alti e dei bassi......
 
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Edvard Munch
view post Posted on 14/5/2007, 16:43




Già, Eclipze ha davvero centrato il bersaglio ;)
 
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view post Posted on 14/5/2007, 18:01
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dio quanto mi fa godere So Did We...
grande Eclipze...
 
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Eclipze
view post Posted on 14/5/2007, 18:04




Se dite così poi mi monto la testa :D
 
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view post Posted on 23/5/2007, 19:20

Too lazy to be scared

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L'ho letto solo ora... grande Eclipze!
E grande anche Ed nella presentazione!

CITAZIONE
Strano, la musica in sè non mi da il concetto di una prigione...

E' proprio il senso "foucaltiano" del Panopticon: pensiamo di essere liberi, ma siano controllati, ed a controllarci non è un "occhio dall'alto", ma siamo noi stessi, gli uni con gli altri. Siamo noi lo stesso potere che vorremmo combattere.
Secondo me il senso di cupezza e disperazione di alcune lyrics è dovuto proprio a questa consapevolezza....

Ok, la smetto di farmi canne e di overanalize...


PS Panopticon degli Isis è un assoluto capolavoro, senza se e senza ma. Così, giusto per puntualizzare...
 
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view post Posted on 28/5/2007, 15:02
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Sono la mia band del momento[con i neurosis ovviamente]...sono strepitosi, concentrarsi e cogliere ogni singola sfumatura è sensazionalmente straordinario...
E tutto questo per me ritorna sempre nel panopticon, credo, il loro capolavoro assoluto...So Did We è probabilmente una delle migliori opening track di sempre...e mi sto accorgendo sempre più che provo Amore verso certi suoni, certe sfumature, certi dettagli...

adesso incrocio le dita, e cerco di fare il possibile per esserci la prossima settimana, milano o bologna che sia...
sto soffrendo...
 
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pindemonte404
view post Posted on 13/6/2007, 16:11




CITAZIONE (Vortex Surfer @ 23/5/2007, 20:20)
L'ho letto solo ora... grande Eclipze!
E grande anche Ed nella presentazione!

CITAZIONE
Strano, la musica in sè non mi da il concetto di una prigione...

E' proprio il senso "foucaltiano" del Panopticon: pensiamo di essere liberi, ma siano controllati, ed a controllarci non è un "occhio dall'alto", ma siamo noi stessi, gli uni con gli altri. Siamo noi lo stesso potere che vorremmo combattere.
Secondo me il senso di cupezza e disperazione di alcune lyrics è dovuto proprio a questa consapevolezza....

Ok, la smetto di farmi canne e di overanalize...

eppure io quoterei, è una bella riflessione... :P

inizialmente Panopticon lo lasciavo indietro rispetto a Oceanic e In the Absence...ultimamente l'ho rivalutato : Album che preferisco degli Isis e tra i miei album preferiti in assoluto.
 
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ifix tcen tcen
view post Posted on 19/6/2007, 18:52




Posso dire una cosa ?
Sono ossessionato da quest'album, lo metto ogni mattina per andare al lavoro, mi perdo nei primi tre pezzi, di una bellezza assoluta.
Addirittura, chi li ha visti qualche giorno fa ( ho tentato il suicidio non son potuto andare perche' ero fuori sede per lavoro), mi posta dicendomi che So did we è il pezzo con cui hanno attaccato il bis al rientro sul palco !!
Deve essere stato bellissimo !!!
 
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view post Posted on 6/11/2007, 19:00
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ma un disco può avere una migliore traccia di chiusura di questo? Grinning Mouths è sostanzialmente DEFINITIVA, ed è la mia canzone preferita in assoluto degli Isis...

forse solo Stones from the Sky ci sta dietro...
 
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Coldice
view post Posted on 6/11/2007, 19:47




Io, quando sarò vecchio e mi ricapiterà di ascoltare qualche canzone, mi commuoverò sicuramente riascoltando So did we.

Sento che la sua importanza travalica i gusti personali e si rivolge ad un intera società, ad un'intera generazione. Sembra urlare questa situazione, questo stato di cose...una canzone incredibile ed indimenticabile, la mia preferita degli Isis, la più terribile e la più commovente, la più catastrofica e la più pregna di speranza.

Se mi commuoverò riascoltando canzoni della mia giovinezza di sicuro tra queste ci sarà so did we...
 
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47 replies since 5/11/2006, 18:49   1426 views
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