Times Of Grace, 1999

Tracklist

Suspended In Light
The Doorway
Under The Surface
The Last You'll Know
Belief
Exist
End Of The Harvest
Descent
Away
Times Of Grace
The Road To Sovereignty

Credits

Dave Edwardson - bass, voice, moog
Jason Roeder - drums, percussion
Scott Kelly - guitar, voice, percussion
Steve Von Till - guitar, voice, percussion
Noah Landis - keyboards, samples, voice, sound manipulation
Pete Inc. - live visual media
Kris Force - viola, violin
Jackie Gratz - cello
Jon Birdsong - cornet, tuba
Johannes Mager - trombone
John Goff - bagpipes
Wendy-O Matik - narration

recorded and mixed by: steve albini at electrical audio recording, chicago
engineering assistance: greg norman, rob bochnik, jeff byrd, noah landis


Times of Grace vede la luce a tre anni di distanza dal landmark album precedente e, pur rivelandosi l’ennesimo eccelso capitolo della loro discografia, è sicuramente un disco di passaggio.
Sicuramente molti storceranno il naso a vederlo considerato come lavoro che apre la terza fase della loro carriera, preferendo posizionarlo come disco che chiude la seconda, ma è una questione di punti di vista.
Innanzitutto a partire da Times Of Grace inizia la collaborazione della band con Steve Albini, personaggio simbolo della scena indie mondiale, nonché leader di band seminali in campo noise rock, hardcore e math rock quali Big Black e Shellac.
Con la presenza di Albini nelle vesti di produttore la band trova la giusta pedina in grado di far risaltare le nuove caratteristiche ma soprattutto le nuove atmosfere del proprio sound.
In questo disco poi la band inizia ad introdurre altri elementi che diventeranno poi fondamentali negli anni a venire, cioè atmosfere psichedeliche figlie dei Pink Floyd ed accenni folk.

Un disco come diceva bene Damar da rivalutare, magari non un capolavoro ma cmq opera di gran livello e che segna il passaggio tra la seconda e la terza fase dell'evoluzione sonora della band.
Anche qui sono presenti dei classici come la title-track, end of the harvest, away, the doorway e under the surface.

questo è il disco che mi ha fatto conoscere i neurosis, e che mi ha fatto avvicinare al postcore. assieme a a sun that never sets e the eye of every storm è il mio preferito.

Pure per me fu l album che mi fece conoscere i Neurosis. E sinceramente e l unico che mi piace al 100% visto l utilizzo di strumenti classici...quelli dopo sono un po troppo lenti per i miei gusti..

Concordo pienamente!!!!!
E' stato l' album dei neurosis e probabilmente uno di quelli che in assoluto mi abbia influenzato di più.

E' normale (ri)emozionarsi ogni volta che si ascolta questo disco?

Assolutamente sì, anche se a me succede più spesso con TSIB.

Certo che ascoltarlo mixato insiene al fratello Tribes of Neurot....

Concordo con chi dice che è uno degli album più riusciti. L'altro, a mio parere, è Sovereign...

insomma, su Sovereign non sono molto d'accordo....poi vabbè è solo un ep.

Sì ma che ep! Già solo Prayer... E poi il finale devastante di An Offering.

..ritornando a Times of Grace.. pensavo fosse "inascoltabile" come Throught Silver in Blood (un vero pugno allo stomaco) ma in realtà mi è piaciuto per certe aperture come si parla nel primo post di questo topic (atmosfere psichedeliche figlie dei Pink Floyd ed accenni folk )

Nonostante tutto io ho sempre ascoltato con più facilità TSIB, ma si sa quello è un disco irripetibile.

secondo me questo è il loro primo disco dalle sonorità più moderne.
se TSIB e EotS han posto le basi di tutto, rimanendo però meno definiti, secondo me ToG è proprio il primo album post della band e forse anche del genere.


lo amo alla follia.