Inland Empire è un altro capolavoro di Lynch. Forse il suo film più angosciante e claustrofobico, e per questo certamente molto più diretto di altre grandi opere come Eraserhead o Mulholland Drive, nonostante le 3 ore di durata e la trama ancor più surreale del solito
Inland empire ha un'atmosfera opprimente incredibile, e coinvolge proprio perchè incolla lo spettatore (come un vero e proprio thriller). Il livello di surrealismo è ai massimi livelli, e rende in maniera perfetta la spirale da incubo. Non c'è volontà di far vedere l'incubo, ma proprio di fartici sprofondare dentro. All'inizio è una lenta discesa verso lo sdoppiamento, poi si perde completamente il controllo, e gli strati che si sovrappongono, si contorgono e si ripetono diventano reali, ed è proprio questa accettazione della spirale surreale che rende il film un capolavoro. E' come un libro di Kafka. La vita non viene osservata dall'esterno, capita, analizzata, razionalizzata, viene vissuta, assorbita, ingoiata. Perchè la vita è nella mente. Chi ha vissuto un incubo può capire
E' inoltre un film straordinario dal punto di vista visivo (e assolutamente anticonvenzionale per quel che riguarda le immagini...ho letto di gente che dice che la qualità delle riprese digitali è inferiore...io mi chiedo: come è possibile non rendersi conto della potenza di quelle immagini sporche, sovraesposte e sfuocate -ovviamente volute così- che abbagliano, disturbando ancora di più) e sonoro (colonna sonora superba, a tratti quasi drone
)
Un film da rivedere molte altre volte, per me è stato sconvolgente.
Per il resto, a me i film di Lynch piacciono tutti (eccetto Velluto Blu che mi è sembrato piuttosto banale e Cuore Selvaggio che mi pare carino ma niente più). Eraserhead, Elephant Man, Strade Perdute, Mulholland Drive e Inland Empire sono tutti superbi (e anche i cortometraggi....The Grandmother è strepitoso)