The Wretched |
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| ...è anche una delle mie preferite...
...l'inizio per così dire "in sordina", con l'incedere pian piano di chitarra e batteria, quasi sospeso, in un giro continuo di liquidi bassi, che esplode poi in una batteria potente e "quasi in loop", in cui si intesse anche la linea rabbiosa della voce... ...e poi l'apertura strumentale...a tratti cadenzata...che lascia spazio ad una altra apertura più "synthetica" e astratta - onirica - che secondo me si sposa anche benissimo con le parole del testo, in particolare della sua seconda parte... ...il ripresentarsi sommesso della chitarra, che dà poi il via ad un nuovo slancio potente e rabbioso, che trascina lentamente - pesantemente - verso il finale, è qualcosa di veramente bello, decisamente cupo e grave...
...uno spettacolo, insomma...
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