unanota |
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| L'amore per i Dead Meadow è scoppiato con "Shivering Kings And Others", tutt'ora a mio parere il disco più rappresentativo della band. L'omonimo esordio è un disco intenso e dalle tinte calde, più grezzo nelle sonorità e nelle reiterazioni chitarristiche, pregio e invenzione di "Shivering...". Questo album è assolutamente ipnotico. E' psichedelico seppur minimale nelle tessiture strumentali. Due le cose che saltano all'orecchio: la voce eterea, lontana e sospesa, melodie concilianti, psichedelia (in una parola sola). Poi l'ipnosi, ovvero la fuzz-guitar doppiata da un octaver. "I love you too", in apertura, è praticamente un riff solo, poi wahwah e quella melodia di voce dilatatissima. Il tema del pezzo è poi ripreso in un'altra traccia a metà disco, suonato in maniera differente. "Feathers" è invece un disco diverso. Psych-rock a tutti gli effetti, ma con sonorità-tributo agli anni '70. Arrangiamenti molto più ricchi, slide-guitar (non ricordo il titolo del pezzo, dopo metà disco: più che un accenno ai Pink Floyd!), una chitarra in più, e soprattutto meno spazio al fuzz in favore di un suono più spaziale e aperto. Un altro disco bellissimo, non particolare come "Shivering...", ma comunque da viaggione psichedelico.
Non sapevo del nuovo disco in arrivo, attenderò con piacere!
[Alla fine stasera (come prevedevo) non sono riuscito ad andare a Milano... persi un'altra volta.]
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