Ancora non voto, però vorrei scrivere alcune cose su ognuno dei vocalist citati.
Innanzitutto
CITAZIONE
sembrerò eretico, ma le voci sono proprio la parte debole del genere di cui si discute, musicalmente mi piace, ma le voci non mi soddisfano, quasi nessuna...
Guarda, ti posso dire che è la prima cosa che salta all'orecchio, soprattutto dei neofiti (non che tu lo sia eh, ci mancherebbe), mi sono accorto in ogni ambito musicale, nonostante credessi il contrario, che i vocalist "estremi" sono tollerati in maggioranza in ambito death metal, per il resto si tende a prediligere vocals pulite.
Io invece ho sempre avuto il vizietto di di amare le vocals grezze alla stregua di quelle in clean, perchè entrambe hanno un proprio metodo e un proprio oggetto,
Detto questo non vedo un post-core incentrato unicamente su vocals pulite, è parte integrante di questa musica, un lato scuro, violento (sia esso fisico o mentale) rappresentanto da un approccio estremo nel cantato.
Escludendo per un momento Steve e Scoyy, hanno tutti stili differenti adatti alla musica che propongono.
Jacob è òa gola dei converge (The Throat, tipo i Bad Brains
), è una serpe velenosa, esasperata, a livello di attitudine per me è il più violento, l'unica pecca è la difficoltà nel seguire la linea vocale e quindi i testi (cosa difficile anche booklet alla mano visti gli ultimi album
), ma non concepirei i Converge senza la sua dannazione, creando un unico flusso sonoro.
Klas Rydberg è stata una sorpresa, soprattutto in SAtA, una voce grassa, sporca, tormentata, una tempesta nell'animo che stenta a filtrare il male che prova. In Back To The Chapel Town è da brividi alla schiena.
Aaron Turner non mi ha mai convinto come figura, figuriamoci come vocalist,
si perde, non focalizza i suoi intenti, soprattutto negli ultimi due album, non segue il filo del suono, cosa che invece è perfetta in Oceanic.
Brent Hinds è forse quello meno tecnico, ma ha un appeal invidiabile, sicuramente il più epico, in Leviathan, fa faville, ma gli prefrisco Troy, un capitano di vascello messo in una band.
Greg è sicuramente quello più versatile, dopo aver preso la pattonite poi non ne parliamo, peccato perda molta potenza quando decide di calcare l'accelleratore.
Tomas beh, lui è i Breach. Affermazione azzardata lo so, ma senza la sua voce la band di Umea perderebbe il 50% del suo potenziale, strisciante, saltellante, incazzato, sotto acidi, avvolgente.
Sean Ingram, beh vedi sopra, però lui E' la rivoluzione cantata
Steve è geniale e mefitico, e si sobbarca pure la chitarra, elemento fondamentale per la sua band.
Nico Webers è troppo debitore a Sean Ingram.
Gli ultimi invece non mi hanno mai convinto, ma hanno la fortuna di avere una BAND alle spalle.