Line-up:Jason Depew - Guitar
Sanford (Sanford Parker) - Guitar & Vocals (Minsk)Brian Sowell - Bass & Vocals
12 (Daniel) - DrumsI Buried At Sea sono la prima di creatura di Sanford Parker, ora mastermind dei Minsk.
Ma non saltiamo a pensieri affrettati, i BaS non suonano come i Minsk.
Sono l'essenza della pesantezza, dell'oppressione e della psichedelia insieme. Doom, semplicemente.
Riff pachidermici, colanti di grasso, spesso riprendono l'ossessione di un certo drone più """easy""", poi si lasciano andare ad arpeggi da incubo, supportati da passaggi di elettronica, formando un quadro tripposo e maligno, capace di rapire con i suoi tentacoli e portare negli abissi, at Sea.
Demo (2002)
1.Man In Search Of The Perfect Weapon (10:21)
2.Droning Destruction...The Nameless Horde (12:15)
3.Dawn Of The Relentless Decay (12:23)
4.The Aquanaut (10:29)
5.The Dogs Of Doom Are Howling More (08:08)
6.Isolation And The Art Of Devestation (05:23)
7.Untitled (05:02)Grezzo, dilatato, ma riesce a mantenere ancora la forma canzone.
Man In Search Of The Perfect Weapon è manifesto per un certo modo di intendere la musica lenta e pesante, tanto che la canzone è stata presa come monicker da una band tedesca.
Dawn... e The Aquanaut sono opprimenti, con la voce abrasiva di Brian e Sanford a donare malvagità e ansia al tutto. E soprattutto The Aquanaut, preannuncia quello che verrà fatto poi dai nostri Ufomammut.
Migration (2003)
1.Untitled (15:06)
2.Untitled (12:47)
3.Untitled (11:00)Le vocals quasi spariscono, la forma canzone si dilata, l'incubo viene portato alle estreme conseguenze.
Loops elettronici stranianti, riff tirati allo spasmo che poi si spengono all'improvviso, canzoni senza titolo, è l'alienazione messa in musica.
Difficile da scrivere, impossibile. Da ascoltare e basta.
She Lived For Others But Died For Us (2004)
1.She Lived For Others But Died For Us (11:26)
2.White Nigger (Eyehategod cover) (05:02)
Ep di due canzoni, la prima, con Kevin Sharp (Brutal Truth) come guest, la seconda una cover degli Eyehategod, in slow-motion.
La band è al capolinea, decide di ritirarsi dalla scene, Sandord va ai Minsk.
Ma proprio l'avventura nei Minsk da nuova linfa alla band, che si riunisce nel 2007, e pochi giorni fa è uscito un nuovo ep:
GhostUna canzone, omonima del disco, di 29.58 minuti. Ok, mezz'ora dai.
Un viaggio infernale, ma calca ancora di più il piede sulla psichedelia tout-court, numerosi i fraseggi liquidi, ma i riffoni non spariscono, anzi, son sempre padroni. Un'esperienza più che un album.
Un ep bellissimo, che per durata, è quasi un album, e tra i migliori dell'anno nel genere e non solo.
Se questo è l'antipasto, vogliamo il primo.
http://www.myspace.com/buriedatsea