Testate vintage, do it better

In questi giorni sto in una fase gas terminale.
Qualcuno di voi possiede teste vintage? Pregii? Difetti? Consigli? Modelli? Prezzi? Testate da basso che utilizzate per chitarre?
A voi, illuminatemi.

Ormai non è difficile trovare cose vintage... Basta che abbiano vent'anni. Le mie (Sunn Concert Bass '81, Marshall Superbass metà '80, Sovtek Midget '85) suonano benissimo anche con chitarra. Se sui puliti sono poco brillanti, con distorti creano una massa sonora terrificante. Purtoppo, tranne la Sovtek, le altre non hanno dist e non vanno in saturazione.

Anchio ho una Sunn abbastanza vintage e suona strabene, soprattutto su chitarra!
Altra marca strafiga è la Sound City (usata dagli Electric Wizard per esempio), ma lascio la parola a chi davvero se ne intende...

Io ho una Fender Showman del 1965. Inutile dire che suona benissimo (anche con basso!), soprattutto i puliti, letteralmente splendidi.

Difetti? Probabilmente la fragilità. Bisogna starci davvero davvero attentissimi.

Insomma... Il vintage è una passione.
Potrei parlare a vanvera, ma mi contengo.

Io conosco praticamente solo testate vintage (non cose "moderne", intendo), perché sono quelli i suoni e gli strumenti che più mi affascinano.
Ho un Fender Bassman 50 watt del 1969, silverface, originale americano, non master-volume: un gioiello e un pezzo di storia.

Pregi e difetti, dipende dai modelli e dalle case costruttrici.
I "contro" principali sono essenzialmente: affidabilità, delicatezza, reperibilità.
Spesso le testate vintage suonano benissimo sia su basso che su chitarra; molto spesso si tratta di testate "mono canale", ovvero non esiste un canale "distorto".


Aspetto qualche altro intervento ed eventualmente integro poi.



La tua Showman blackface è uno dei più grandi colpi di culo di questo forum.
Fender Showman

Noi ci siamo rifatti il set up da poco e ci siamo buttati sul vintage.
Una breve descrizione, sperando di non dire cazzate che non sono ferratissimo.

Io uso una testata Mesa Mark III dell'89 100 watt, non proprio vintage ma cmq fuori produzione. Mi piace molto, ma ha un suono tutto suo. Non ha niente a che fare con le altre Mesa, con le rectifier per intenderci. E' stata usata per registrare Aenima, giusto per dare un'idea e se non sbaglio faceva parte dei primi set-up dei Neurosis. E' rara, ma non rarissima.
Ha 3 canali, con tutti i vantaggie e gli svantaggi del caso.
Purtroppo non è di facile utilizzo: sia per la potenza esasperata (io uso un dissipatore), sia per i forse eccessivi controlli - che però permettono di tirarci fuori un gamma molto ampia di suoni: si può passare dal blues più rovente al thrash metal più marcio semplicemente ruotando il gain.
A me piace perchè mi permette di avere 3 canali. Ha un bel suono grosso, tanto sul pulito che sul distorto ed è marcia al punto giusto - con un big muff fa le fiamme! Poi non lo usa quasi nessuno dal vivo, per cui ho un suono abbastanza unico, se mi passate il termine.
L'ho pagata 1200 eurini.

L'altro nostro chitarrista usa una testata Fender Bandmaster blackface del '65 40 watt.
L'ha presa da poco e l'abbiamo provata una volta sola tutti assieme, ma posso già dire che è molto bella. E' più o meno l'opposto della mia. Ha il controllo del volume, medi e alti sul primo canale. Volume, bassi, medi e alti sul secondo canale (più i controlli per velocità e profondità del vibrato, che dobbiamo testare a breve). Semplicissima ed immediata!
Il timbro è bellissimo, caldo e spesso. Raro trovare dei puliti con tanta personalità. Certo non ci tirerai fuori mille suoni diversi però quello che offre basta e avanza. Col volume (che corrisponde al gain) al massimo e pestando sulle corde il sound è bellissimo! Senza parole.
L'ha pagata 1100 da Scolopendra, Bologna.

Come già scritto in "Nuovi sintomi", il nostro bassista si è munito di una testata Ampeg SVT 300 watt del '74 (se nn sbaglio) completamente valvolare.
L'ha pagato un visibilio (2200 euro) però è la testata definitiva per il basso. Ci fai tutto. Da Pastorius, al funky, al suono profondo e "moderno" tipo A Perfect Circle (tipo il primo pezzo di Thirteen Steps).
La differenza rispetto a quella precedente (Hartke 300w) è mostruosa. Ora il basso non si sente con le orecchie, si sente con il corpo!

a.

E probabilmente (sicuramente?) della mia intera vita

Io ho una Sunn Sorado del '69 da 60W, tenuta benissimo pagata un cavolo e sopratutto con dei finali d'epoca da urlo (coppia di Tung Sol 6550) , purtroppo non la ho ancora provata per bene in quanto sono in gas per quello che riguarda la cassa da abbinarci, ma da quello che ho sentito col mio basso è un suon caldissimo ricco di bassi con un sacco di headroom come piace a me!!!
La prima volta che la ho smontata e ho vista la costruzione comlpetamente point to point stavo svenendo...

io ho una ampeg V4 del '73, parecchio vissuta e un po' pacioccata. ha il pre da rifare (e ha bisogno di valvole NOS..) mentre nel finale ho messo delle 6550 che hanno una botta incredibile (sono quelle usate sulle ampeg da basso). avendo le valvole di pre andate non posso parlare del tono, nel senso che è bello ma credo che quando le cambierò sarà molto meglio hehe, in compenso va strabene sia per il basso che per la chitarra. l'ho presa da sistemare comlpletamente su ebay, e infatti l'ho pagata solo 200, poi tra spedizione, dogana e lavoretti vari ne ho spesi sopra altri 500..

il nostro cantante (che da qualche mese è ufficialmente diventato la 3a chitarra del gruppo) si è preso un testa/cassa davoli new show III, credo del '65, tutto valvolare, a 300 euro. ha un suono devastante. 5 controlli (volume, eq, alti, bassi e medi), alzando il volume aumenta anche la saturazione del suono. mettendoci davanti un rat esce il cemento armato dai coni, veramente figo.

Da Stillnovo ha una Davoli uguale.. oggi quasi quasi la vado a provare, mi pare chieda 350 euri.

Ma come mai, una testata così datata,costa così poco?
Per i pochi settaggi?

Edited by unanota - 7/3/2008, 15:36

Penso dipenda dalla reperibilità, dalla notorietà e dalla richiesta che c'è.
Poi dipenderà anche dalle condizioni di ciascun esemplare.

a.

testata Fender Bandmaster del '67

l'unico "difetto" è che non ha il controllo dei medi

Perchè il vintage italiano non è quotato come quello inglese o americano. Idem per il vintage tedesco.
E' il cosiddetto "vintage povero".
Si tratta di testate comunque spesso costruttivamente o tecnicamente inferiori alle loro coetanee dell'epoca: magari avevano stadi misti transistor/valvole, spesso hanno valvole di difficilissima reperibilità (usavano magari valvole finali dei televisori, che poi hanno smesso di produrre), spesso hanno connessioni balorde (in Italia le "geloso", in Germania un altro tipo ancora).
Poi c'è qualche apparecchio che merita veramente e che vale qualcosa di più, come certe Davoli.

Comunque non è che se una testata è vintage deve per forza costare tanto: è un assurdo. Spesso si va sul mercato del vintage proprio perchè costa meno -che so- che comprare una Marshall di ultima produzione. Le quotazioni che ha riferito aSunThatNeverSets eccedono un po' dagli standard: ma questo perché la sua band (immagino!) ha comprato apparecchi già completamente revisionati e in ottime condizioni... "garantiti", insomma.
Ma altrimenti i prezzi per testate analoghe si riducono anche di molto.


Come "difetto"???
E' un pregio, altroché! indice di genuina vintaggiosità! come il "non-master volume"...

si infatti era virgolettato...