Uno dei gruppi più importanti della storia della musica, senza mezzi termini.
Nati nella seconda metà degli anni 80 grazie all'unione di intenti tra Ian MacKaye, Joe Lally, Brendan Canty e Guy Picciotto, rappresentarono nel periodo pre-grunge l'esempio più eminente di band "indipendente", libera da schemi musicali precostituiti e mai conforme e conformatasi alle regole del music business.
Spesso si fa un gran parlare della caratteristica integrità del gruppo, integrità che non si fonda tanto su semplici dichiarazioni testuali, ma su una linea di comportamento che prevede autoproduzione e contenimento dei costi dei concerti per il pubblico. MacKaye, tral'altro, è anche noto per essere il creatore e il maggiore esponente - sin dai tempi del suo gruppo hc Minor Threat - di quel movimento denominato "straight edge", contrario all'uso di alcool e di droga per motivi eminentemente politici radicali (alcol e droga, secondo questa visione, sono meri strumenti che il potere utilizza per inebetire e rendere innocua la gioventù).
Ma integrità a parte, i Fugazi sono importantissimi anche dal punto di vista musicale, avendo creato una variante post-hardcore influentissima sia per quanto riguarda il versante crossover, sia per le frequenti incursioni in ambito psichedelico e persino jazz.
In una discografia non copiosissima ma di rara qualità e compattezza, spiccano, a mio modo di vedere, il primo EP:
Fugazi ep (1988; oggi in vendita assieme al secondo ep del gruppo, Margin walker, con il titolo 13 Songs)
epocale esempio delle nuove vie espressive che si prospettavano all'ormai defunto hardcore;
il fondamentale esordio:
Repeater (1989)
cui praticamente l'80% dei gruppi nati negli anni 90 deva qualcosa;
e
Red medicine (1995)
L'album della maturità, molto complesso e astruso ma di una bellezza abbacinante.
Edited by Vortex Surfer - 10/8/2008, 13:39