NEUROPRISON

Communication, riflessione

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adoratore di Goya
view post Posted on 24/8/2008, 22:46




è da parecchio tempo che mi interrogo su una questione...
perchè abbiamo un estremo, impellente, alle volte anche distruttivo bisogno di comunicare?


fateci caso...da quando esiste il cyberspazio tutti i giorni siamo invasi da una sommità di informazioni...e siamo sempre dediti a comunicare il nostro parere, a esprimerlo, a esteriorizzare il nostro io...rompiamo un silenzio innaturale.
Mi fa pensare che vi siano elementi, come il sottoscritto, che hanno difficoltà a comunicare nel mondo reale, ma che si sentano meglio a parlare dietro delle fredde tastiere...
Io per esempio, amo il silenzio...e mi accorgo che potrebbe esistere anche in questa sede, potrebbe...perchè il nostro bisogno di esprimerci lo distrugge...e allora mi domando il perchè di questo...
 
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Nahkaal
view post Posted on 25/8/2008, 19:33




Riguarda fondamentalmente il bisogno di possedere qualcuno o qualcosa ed essere amati/apprezzati, così a occhio.
Il che si può racchiudere sotto un'unico insieme/categoria: riempire il nostro vuoto esistenziale/emozionale, dovuto dal fatto che esistiamo apparentemente in una polarità elettromagnetica di positivi e negativi - la famosa "prigione che non ha sbarre" di matrix - e che non si riesca (quasi) mai ad elevarci al di sopra di essi, in condizioni "normali" di ordinaria amministrazione.

Discorso molto vasto ma a star qua a metterla giù come si deve diventa una cosa very very longa e non voglio annoiarti/vi/ci/si/gni/bi/zi.



 
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adoratore di Goya
view post Posted on 26/8/2008, 08:00




forse...
 
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view post Posted on 26/8/2008, 13:29
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An eternal outsider...

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Io aggiungerei anche nel lotto la pura di non riuscire a lasciare un segno nel mondo. Tempo fa nel mio blog ho scritto questo:
"Noi esseri umani siamo tutti ossessionati da una paura: di morire senza aver lasciato un segno. E nella società di aoggi lasciare il segno significa aver fatto qualcosa che ti rende davvero famoso, che porta il tuo nome sulla bocca di tutti. In realtà ci sono tremila modi per lasciare il segno e passa anche, soprattutto, attraverso le piccole cose. Molte volte ho pensato: non ho fatto nulla per la mia vita, potrei andarmene dal mondo e nessuno si accorgerebbe della differenza perchè non ho lasciato segni. Mi sono accorta che invece non è per niente così. Anche se non voglio, anche se mi nascondo, anche se faccio arrivare al mondo un unghia di quello che ho dentro, io lascio comunque un segno negli altri."
Ecco penso che sia questo uno dei motivi per cui lo facciamo. Inoltre penso che comunicare sia anche un modo per provare a noi stessi e agli altri che esistiamo. Uno dei tanti modi.
Vedi te se quello che ho scritto ha un senso...
 
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Edvard
view post Posted on 26/8/2008, 18:56




Beh il comunicare è fondamentale, e fa parte della natura umana. Chi più chi meno non può non avvertire il bisogno di farlo, altrimenti ci sarebbe da preoccuparsi.

Si comunica per mille ragioni: perchè non si vive di sola autostima, perchè si sente il bisogno di condividere e confrontare pensieri, opinioni ed emozioni, per lavoro, per continua ricerca personale, perchè la solitudine è una brutta bestia, per colmare vuoti esistenziali, per rompere l'anima al prossimo, etc......
 
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view post Posted on 27/8/2008, 17:34

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CITAZIONE (adoratore di Goya @ 24/8/2008, 23:46)
fateci caso...da quando esiste il cyberspazio tutti i giorni siamo invasi da una sommità di informazioni...e siamo sempre dediti a comunicare il nostro parere, a esprimerlo, a esteriorizzare il nostro io...rompiamo un silenzio innaturale.
Mi fa pensare che vi siano elementi, come il sottoscritto, che hanno difficoltà a comunicare nel mondo reale, ma che si sentano meglio a parlare dietro delle fredde tastiere...

La comunicazione virtuale è una comunicazione "particolare", per certi versi non è nemmeno una comunicazione "relae", dialogica. Il più classico esempio è il blog: non è un posto dove comunicare - come può esserlo un forum, ad esempio - ma è un posto in cui il creatore del blog esprime il proprio parere, relegando eventuali confronti all'angusto ambito dei "commenti". E' in pratica quasi una forma di comunicazione unilaterale, non un dialogo. E' molto diverso dal "mondo relae", in cui comunicare significa cmq confrontarsi col prossimo (e anche qui il discorso sarebbe lungo, perchè spesso nel dialogo intervengono veriabili "di potere", ma meglio non divagare).
E' anche ovvio che seduti di fronte al pc siamo più disponibili e meno inibiti ad esprimere la nostra opinione, perchè privi di molti dei condizionamenti che nella vita reale abbiamo quando comunichiamo.
Ma mi accorgo di aver detto un bel mucchio di banalità....
 
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Edvard
view post Posted on 27/8/2008, 17:52




io di solito sono meno loquace e più educato in rete che nella vita reale.....non avendo davanti una persona reale mi sento più "inibito" nella comunicazione.
 
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view post Posted on 31/8/2008, 21:03
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CITAZIONE (Vortex Surfer @ 27/8/2008, 18:34)
La comunicazione virtuale è una comunicazione "particolare", per certi versi non è nemmeno una comunicazione "relae", dialogica. Il più classico esempio è il blog: non è un posto dove comunicare - come può esserlo un forum, ad esempio - ma è un posto in cui il creatore del blog esprime il proprio parere, relegando eventuali confronti all'angusto ambito dei "commenti". ...

Da proprietaria di blog non posso essere del tutto d'accordo con quanto dici. Quando ho iniziato tre anni fa ero scettica sul mezzo. Pensavo che nessuno potesse essere interessato a quello che avevo da dire. Perchè la prima cosa che ti chiedi quando tiri su un blog è: cosa ho io che può interessare? E ti metti in gioco. Ci sono dei blog che non vengono visitati da nessuno, altri invece che vengono visitati e anche commentati parecchio. Cosa cambia? Semplice: quello che hai da dire. E' un'interazione. E' comunque un dialogo. Mi capita spesso di ribattere all'interno dei miei commenti a riflessioni che mi possono porre i lettori. A volte sulla base di certi commenti, quando trattano di argomenti che mi interessano, ci baso i miei post. Mi ricordo ancora oggi quando un blogger è arrivato da me chiedendomi di dare la mia personale definizione di solitudine. La richiesta è stata prontamente esaudita. Ho anche stretto relazioni personali con una ragazza di Milano, siamo andate oltre il blog. Se non è interazione con il pubblico, se non è comunicazione questa non so cosa possa esserlo. A mio avviso lo è.
Non è un botta e risposta come avviene nei forum ma è sempre e comunque un dialogo, è comunicazione. Poi questa è la mia esperienza...
 
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view post Posted on 10/9/2008, 19:26
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Comunicare è mera acquisizioni di un qualcosa che varia in ogni istante, attingere è lo scopo/obiettivo.
 
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