Hüsker Dü, Ricordi?

Il gruppo si forma nel 1978 a Saint Paul, Minnesota, quando il chitarrista Bob Mould, il bassista Greg Norton e il batterista Grant Hart si incontrano nel negozio di dischi dove lavora Hart. Sono tutti appassionati di punk hardcore e decidono di formare un gruppo musicale che presto inizierà a fare concerti in zona. È un gruppo potente dal vivo, Mould ha i capelli corti, è grande, grosso e goffo e contrasta con il capellone e trasandato Hart. Il più anticonvenzionale è Norton, che ostenta degli inesplicabili baffi a manubrio lunghi 10 centimetri.

Le prime uscite discografiche sono su Reflex Record nel 1981. Vengono notati dai Minutemen che li faranno incidere per la loro etichetta discografica, la New Alliance Records. I primi due album sono Land Speed Record (registrato dal vivo) e Everything Falls Apart, entrambi lavori acerbi ma che lasciano intravedere un grande potenziale. Dopo di che firmeranno per l'etichetta di Greg Ginn, la seminale SST Records.

L'EP Metal Circus viene dato alle stampe nel 1983, ma il successo di pubblico e di critica arriverà l'anno successivo con Zen Arcade. Zen Arcade è un disco doppio, un concept album che narra di un ragazzo che lascia la sicurezza di casa e si avventura nel mondo facendo diverse esperienze e ponendosi molte domande sul mondo. Il punto di forza del disco è la base concettuale ed artistica, opposta al primo punk e che anzi, strizza l'occhio al progressive rock. È un disco di grande impatto, in cui per la prima volta la rabbia e la violenza del punk si fondono con la melodia pop e temi di carattere introspettivo. Di questo periodo è anche Eight Miles High, cover dei Byrds.

L'esplorazione musicale continua con New Day Rising e Flip Your Wig, sempre su SST, pubblicati a breve distanza l'uno dall'altro nel 1985.

Nonostante in questo periodo il gruppo riscuota interesse internazionale, gli Hüsker Dü continueranno a suonare ed a supportare la scena musicale locale. Per omaggiare le loro radici del Minnesota, nel 1985 faranno uscire un EP, Love is All Around in cui viene coverizzata la sigla del Mary Tyler Moore Show, allestito appunto a Minneapolis.

Nel 1986 il gruppo firma per la Warner Bros. Records. I loro due album su Warner Brothers, Candy Apple Grey e Warehouse: Songs and Stories (un doppio album), ci mostra un gruppo maturato psicologicamente e musicalmente. A questo punto, comunque, le tensioni personali tra Mould e Hart sono diventate molto forti, e a peggiorare il tutto vi sono anche problemi di droga. Nel 1987 i due non si sopportano più e non riescono neanche a lavorare insieme; è la fine ed il gruppo si scioglie.

Il merito principale degli Hüsker Dü sta nell'avere innovato il punk e di avere spianato la strada a miriadi di altri gruppi di rock alternativo, con gli Hüsker Dü abbiamo infatti il passaggio dal livello sociale a quello intimista per quanto riguarda i testi dei loro brani (furono senza dubbio i precursori a riguardo). Decisamente un gruppo fondamentale in tutta la storia del rock.

Formazione

Bob Mould - voce, chitarra
Grant Hart - voce, batteria
Greg Norton - basso

Discografia

1981 - Land Speed Record (Live)
1982 - Everything Falls Apart
1983 - Metal Circus (Ep)
1984 - Zen Arcade
1985 - New Day Rising
1985 - Flip Your Wig
1986 - Candy Apple Grey
1986 - Don't Want To Know If You Are Lonely (Ep)
1987 - Warehouse: Songs and Stories
1994 - The Living End (Live)

Vero, Mould è stato di certo un anticipatore di quel "wall of sound" tipico dello shoegaze.

Cmq è Zen Arcade il loro picco, un doppio (concept) album allo stesso tempo diretto ed ambizioso, nonchè capace di influenzare un'intera generazione di rock made in USA.

New Day Rising è più immediato e quadrato, meno avvincente del predecessore ma sempre un disco da tramandare ai posteri.

byrds, hardcore, psichedelia estrema, pop... tra i miei preferitissimi

Zen Arcade
Warehouse: songs and stories
New Day Rising
Metal Circus


i miei preferiti, tutti immancabili... da recuperare anche il singolo con la cover di "eight miles high" dei Byrds, ai livelli altissimi dell'originale!

Io ricordo qualche anno fa mi presentarono Zen Arcade come il loro punto più alto, però ancora oggi stento a considerarlo, soggettivamente parlando..come dice bene Vortex è un bel mattone da ascoltare per intero, nonostante dentro ci siano tante di quelle cose impareggiabili, soprattutto considerando l'anno di uscita..Infatti io preferisco, e non di poco, New Day Rising, con quelle chitarre sfilacciate ma allo stesso pregne di melodie [la titletrack è qualcosa di sublime], e quasi sullo stesso piano ci piazzo quel piccolo gioiellino di Metal Circus.
Un gruppo fondamentale per la musica come oggi la conosciamo [e per tanta di quella che ascoltiamo]..

ricordo che dopo 1-2 mesi che avevo zen arcade mi divertii a fare delle tracklist alternative, se le ritrovo le posto

chiaramente new day rising è più accessibile e facilmente fruibile ma per me lo Zen è oltre....impareggiabile.

Questa mi è nuova.Che c'entra Mould con lo shoegaze?Siamo agli antipodi.
Forse molti shoegazer hanno ascoltato gli Huskers,ma da qui a dire che sono stati un'influenza...

non sono di certo ispiratori dello shoegaze, ma in effetti il muro di rumore di Mould a posteriori (e per contingenza) non è così diverso da quello degli swervedriver e dei mbv

oggi mi sono risparato qualche loro pezzo, non ricordavo così strana e geniale "How to skin a cat"

In senso molto molto lato si...Piu' che altro gli ultimi Husker du e gli Sugar periodo Copper blue(ad esempio brani come Find me,Green eyes,The act we act)

Copper Blue, quanti ricordi! disco perfetto, lo so anora a memoria

Diro' di piu' Deceit,per me canzoni come The act we act e Changes sono tra le 10 migliori songs degli anni 90.Una vera e propria colonna sonora della nostra generazione.Gruppi del genere ne nascono pochissimi.Gli Sugar hanno il dono dell'eternita'...ecco...

si, verissimo! gli Sugar sono nineties allo stato puro, anche nel look (però da quanto mi pare di capire hai circa sette-otto anni più di me )

all'epoca il rock era un fenomeno di massa e un sacco di pezzi bellissimi diventavano inni generazionali, non importa se fossero "changes" degli sugar o "common people" dei pulp...