Temple Of The Morning Star, 1997

Il mio preferito ed ovviamente tra i migliori lavori in assoluto del genere (ma quale genere poi, sono unici).

Subito dietro metto Sadness will prevail e Willpower, ma questo rasenta la perfezione....se non l'avete sparatevi.

The Man Who Loves to Hurt Himself, High as the Sky, Kill Yourself, Satan is Alive, le title-track.....che ve lo dico a fare.

In questi giorni ascolto questa perla indefinibile e poco altro.
La title-track che sfoggia nel suo 'folk orientaleggiante', The Man Who Loves To Hurt Himself che comincia scimmiottando Johnny Cash con delle schizoidi 'urla di tortura' in sottofondo e un tappeto noise insostenibile e poi esplode nel loro stupendo quanto imbastardito 'grind', la cinica Blind Spot, l'intro porneggiante di High As The Sky... Tracce che si ergono vittoriose in questo delirio sono assolutamente le prime tre sopracitate, le più riflessive Hermaphrodite (per me dopo la title-track, la migliore ) e la ripresa finale a mo' di bonus track di Temple Of The Morning Star.
Satan is alive and well è la frase che ci introduce al brano più malato in assoluto (sembra che i TITD ci facciano calare lentamente in un Inferno sonoro...) e che precede la parte più intimista dell'album, in cui fa ritorno il folk orientaleggiante in una brevissima strumentale e possiamo anche assaporare la desolata ballad del disco, I See You...
Insomma, CAPOLAVORO.

secondo me un pelino sotto a "sadness will prevail" ma si aggiudica benissimo, anche se per poco, il secondo posto meritatissimo!! subito seguito da "willpower" e "in the eyes of God"...

Loro sono nella mia triade di band post-qualcosa preferite!! ossia:

Neurosis
Sunn 0))) (anche se la loro musica non è propriamente post-qualcosa, bensì altro)
Today is the day



imprescindibili!

L'unica cosa che non mi ha mai convito di questo disco è il suono/produzione della batteria, troppo basso e poco possente se si considera Willpower.

Sembrera' un dettaglio insignificante, ma per me è importantissimo.

a livello di produzione anch'io preferisco di netto Willpower, ha più botta....il fatto è che da questo album Austin ha iniziato a sperimentare molto non solo a livello compositivo ma anche nei suoni, e non sempre con risultati eccelsi.

Io lo amo molto anche se non saprei davvero se definirlo il mio preferito o meno, diciamo che fa parte della triade sacra dei TITD per quanto mi riguarda.

Anche a me piace moltissimo, sia chiaro, solo che mi è rimasto di più Willpower, un disco che è davvero un esperienza terapeutica.


Non aggiungo altro

Disco che conosco molto bene, sicuramente tra i più eclettici mai fatti dal gruppo. In questo stesso "corpo" vanno a braccetto grind, post hardcore, sludge, ma anche delicati arpeggi acustici nonchè litanie cosmiche alla Sun Ra. Ci sono dei brani superlativi come "Root Of All Evil", "High As The Sky" e la stessa titletrack. E se aggiungiamo una ispiratissima versione di "Sabbath Bloody Sabbath" abbiamo la ciliegina sulla torta.

Sebbene sia un gran disco, gli preferisco l'accoppiata Willpower/Today Is The Day (da pochi ricordato su questo forum, non so perchè...) ma, come ho già detto, la mia perplessità deriva solo dalla produzione un pò troppo bassa, perchè come disco è davvero molto bello.

Io invece preferisco assai questo all'omonimo.

Ti dico la mia: molti affermano che i Today Is The Day hanno iniziato a sperimentare certi suoni con questo disco. Io invece ritengo che abbiano iniziato a farlo già con l'omonimo, lì si trovano molte intuizioni che poi verranno sviluppate in Temple...

Ci sono molti punti di contatto tra i due dischi secondo me, al di là del suono industrial che caratterizza l'omonimo.

Non lo nego, è che nonostante quegli elementi mi è sempre sembrato un disco meno affascinante delle cose successive, diciamo che secondo me manca la patina di oscurità malevola che poi si sarebbe posata sul loro suono, ma ovviamente è questione di gusti e sensibilità del singolo ascoltatore, spesso la musica sta tanto negli strumenti di chi suona quanto nelle orecchie di chi ascolta... e dopo questa perla mi ritiro nella mia stanza qui al manicomio di Salem