Tracks
01. Kai Piranha [1:15]
02. Marked [4:49]
03. Bugs Death March [5:26]
04. A Man of Science [0:57]
05. Realization [4:26]
06. Black Iron Prison [1:57]
07. Mountain People [2:16]
08. Ripped Off [3:38]
09. The Tragedy [2:54]
10. She Is in Fear of Death [4:11]
11. I Love My Woman [0:27]
12. Dot Matrix [4:30]
Total time: 36m 47s
Steve Austin - vocals/guitar
Brad Elrod - drums/percussion
Scott Weston - emax/wavestation
Tra i dischi dei TitD l'omonimo del 1996 è uno di quelli che viene citato meno, il che è sicuramente imputabile al fatto che si trovi a fare da cuscinetto tra quelli che sono probabilmente i due capolavori del gruppo di Austin, ovvero
Willpower (1994) e
Temple of the morning star (1997).
Ma in realtà, ad un ascolto attento anche
Today is the Day risulta un disco fondamentale: la mancanza di basso e la sua sostituzione con le tastiere rende più straniante e meno viscerale il sound perfetto di
Willpower, così come frequenti momenti meditativi e acustici sembrano aprire la strada alle similari composizioni di
Temple of the morning star.
I brani suonano tutti di altissimo livello, e i momenti memorabili si sprecano: dal baccanale cacofonico che chiude
Marked allo sperimentalismo brutale di
Bugs! Death March (il testo di quest'ultima parla - da quello che ho capito - di uno psicotico che lega e fa bruciare viva la sua famiglia; il che è interessante perchè Austin userà le stesse parole per descrivere il suo stato emotivo mentre scriveva e registrava
Sadness will prevail), dalla violenza meccanica di autentiche deflagrazioni quali
Kai piranha,
Mountain people e
Realization alla psichedelia tribale di
Black iron prison., fino alle conclusive
I love my woman e
Dot matrix che sarebbero potute tranquillamente stare anche in TotMS.
Un album sottovalutato ma imperdibile.