Walter Schreifels (ex
Gorilla Biscuits), Tom Capone (ex
Bold), Alan Cage (già nei
Burn) e Sergio Vega formano i
Quicksand nei primissimi anni ‘90. Lo stile della band non ha nulla a che vedere con quello delle bands di origine, o meglio può essere considerato una sorta di prosecuzione/evoluzione dell'avventura hc/sXe di scuola newyorkese.
Il primo vagito con questo monicker fu un ep omonimo del 1990 su Revelation che li vedeva alle prese con un (post) hardcore emozionale memore dei maestri
Fugazi. Basta attendere tre anni e nel 1993 arriva il capolavoro della band newyorkese,
Slip (Polydor, 1993), uno dei dischi post-hc più sentiti ed emozionanti che mi sia capitato di sentire in quegli anni: trame Dischord-anti, vocals alla
Jane's Addiction, qualche reminiscenza del suono
Helmet-iano, un suono personalissimo che avrebbe fatto scuola di lì a poco, generando una folta schera di imitatori, Italia compresa.
Interessante ma non altrettanto seminale fu il successivo
Manic Compression (Island, 1995, mentre la versione vinilica esce su Revelation), che segna un ulteriore evoluzione nel percorso della band. Lo scioglimento avvenne in quello stesso anno, ma nel 1997 una breve reunion ha acceso le speranze di chi sperava in un terzo disco mai effettivamente realizzato.
Dopo lo split Walter Schreifels proseguì la sua avventura musicale nei
Rival Schools (bruttino
United By Fate, Island 2001; gli altri dischi non li ho mai sentiti), mentre Tom Capone suonerà negli ottimi
Handsome, un supergruppo comprendente anche Peter Mengede degli
Helmet, Jeremy Chatelain (
Jets To Brazil) e Pete Hines (già nei
Cro-Mags), di cui consiglio l’omonimo album del 1997.
Quicksand - Slip
Quicksand - Manic Compression