This Is Forever! |
|
| Sicuramente una delle migliori band Post-Hardcore nella scena moderna, capace di coniugare vecchio e nuovo come pochi. Esordiscono nel 2008 con un Ep omonimo. Emoviolence di classe, che, aiutata da una produzione molto scarna, ci regala un disco, si immaturo, ma anche pieno di rabbia ed energia. L'Hardcore vecchio stile è un'ombra sempre presente nelle otto tracce che compongono il lavoro. In alcuni brani (che poi verranno riproposti nel loro full di debutto) si intravedono i breakdown e le linee chitarristiche più melodiche che in seguito li contraddistingueranno. L'anno successivo esce l'esordio: ...To The Beat Of A Dead Horse. Un passo in avanti rispetto all'esordio, con una contraddistinta vena melodica più pronunciata (no, non si parla di vocals sdolcinati o cose simili), soprattutto nei breakdown più ricorrenti. I brani sono tutti compresi tra meno di uno e i 3 minuti di durata, di fatto l'album si estingue in meno di venti minuti, come tradizione Hardcore vuole. I nostri riescono a fondere l'Emoviolence con l'Hardcore vecchia data e anche con sezioni che ricordano i La Dispute. In History Reshits Itself c'è anche la voce di Geoff Rickly dei Thursday. In seguito rilasciano uno split (spettacolare) con i La Dispute e suonano insieme a nomi come Thursday, Defeater, Converge e Envy. Il loro prossimo album: Parting The Sea Between Brightness And Me, uscirà sotto Deathwish. Ecco un assaggio:
|
| |