NEUROPRISON

Italian blood, Il cinema horror italico

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Shrimp Fist
view post Posted on 31/7/2011, 23:13




Spasmo lo faccio mio al più presto!
 
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Tigersuit
view post Posted on 31/7/2011, 23:23




Io invece ho visto:




A parte l'importanza storico-cinematografica (è uno dei primi slasher-movie), è un film meraviglioso. Mi piace soprattutto per il suo essere psichedelico, cinico, spietato e, per via della trama intricata, pieno di colpi di scena. Dario Argento e Lucio Fulci devono tantissimo alle intuizioni di Bava e già da questo film la cosa risulta abbastanza evidente.

Edited by Tigersuit - 1/8/2011, 02:25
 
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view post Posted on 1/8/2011, 08:27

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Il finale ghignante di Reazione a catena è uno dei tanti colpi di genio assestati dal buon Mario, e chiude degnamente quello che è il primo (e probabilmente il migliore) slasher della storia del cinema.

CITAZIONE (Pestkrieg @ 31/7/2011, 21:53) 
Barbara Bouchet è al secondo posto dei miei sogni erotici dopo Edwige.

Classifica identica per me :D

La dama rossa l'ho acquistato a 3 euro in un'edicola tempo fa, ma ancora non mi sono cimentato. Spasmo non lo conoscevo proprio: devo proprio riscoprire gli horror di Lenzi.

CITAZIONE (bobafett @ 31/7/2011, 21:21) 
sì, sono nel mio periodo Argento

Pure io :D
E infatti...

4%2Bmosche%2Bdi%2Bvelluto%2Bgrigio

Quattro Mosche Di Velluto Grigio
(D. Argento, 1971)

Un giovane batterista di un gruppo progressive uccide invonlontariamente uno sconosciuto sotto gli occhi (e la macchina fotografica) di un tizio mascherato. Inizierà così un calvario fatto di ricatti, omicidi e incubi ricorrenti.
Si tratta di uno dei film di cui Argento è più orgoglioso, e non si fatica a capire il suo attaccamento, visto che Quattro Mosche Di Velluto Grigio ha da una parte una forte valenza autobiografica (rispecchia molto fedelmente il periodo di crisi sentimentale del regista, tanto che alcuni critici hanno notato come i due attori protagonisti assomiglino proprio fisicamente ad Argento e alla sua compagna di allora), dall'altra è il primo film in cui Argento si prende grosse libertà nei confronti della verosimiglianza e batte la strada più che del thriller, dell'horror onirico (con il suo armamentario di babau - l'assassino mascherato, l'inseguitore nerovestito - e di personaggi bizzarri, come l'investigatore, Dio e il Professore). La scena che meglio esemplifica questa svolta anti-realistica argentiana è quella dell'omicidio della cameriera: il parco che un momento prima era affollatissimo diventa in un istante completamente vuoto e desolato, le stradine interne si trasformano in un labirinto, il giorno diventa immediatamente notte; questa sequenza da fiaba orrorifica anticipa palesemente le atmosfere che ritroveremo nelle opere argentiane da Suspiria in poi (si dice che per questa sequenza Argento abia preso ispirazione da una analoga presente in Lo strano vizio della signora Wardh, ma location a parte le analogie tra le due non sono moltissime).
A sottolineare il clima onirico della vicenda, il protagonista si muove con aria sonnambolica per tutta la pellicola e non prende una decisione (dicasi una) che abbia una parvenza di razionalità, sembra in balia della vicenda allo stesso modo in cui è in balia del suo sogno ricorrente. I personaggi di contorno sono quanto di meglio Argento abbia creato: Dio e il Professore sono leggendari, ma la figura più poetica è sicuramente quella dell'investigatore privato omosessuale, che da macchietta diventa man mano figura di spessore quasi tragico. Tutto questo bailamme di figure di contorno però talvolta nuoce alla pellicola, che non si destreggia bene tra l'assunto da thriller soffocante e le molte (troppe) scenette da commedia di grana grossa, ed è questo- assieme ad un finale piuttosto mediocre - il più grande difetto di questo interessante, a tratti geniale film irrisolto (mi verrebbe da dire "malato") del grande regista romano.
 
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Alto Variago
view post Posted on 1/8/2011, 15:05




Visionato iersera "Operazione Paura" di Mario Bava, regista che ho sempre evitato, avendone saggiato in passato frammenti vari, surreali, slasher, "pop-art" o comunque ironici. Tutta roba relativamente repellente per me.
Aggiungo che ho riso da morire quando appare Fabienne Dali all'improvviso nella locanda, dopo quel movimento di macchina imperioso e dice qualcosa tipo "mi stavate cercando?". Sembrava tratto da "Intralci".

A parte ciò, non posso che convenire che sia un bellissimo film gotico, con delle gran trovate, soprattutto dentro al castello.
 
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Eclipze
view post Posted on 1/8/2011, 15:28




CITAZIONE (Vortex Surfer @ 29/7/2011, 21:05) 
Come ti ho scritto pure su RYM, mi fa un sacco di piacere che ti sia piaciuto... sapevo che era pane per i tuoi denti ma temevo che la mia insistenza ti avesse sfracassato i maroni e che ormai lo odiassi preventivamente :lol:

:D
No no...non lo odiavo preventivamente! :D
Mi è piaciuto davvero molto. Onirico e vagamente folle, un ottimo film!

Mi unisco ai boati di esaltazione per i film di Bava (anche se me ne mancano parecchi). Gotici, surreali, sicuramente fondamentali per Dario Argento, che ne ha tratto parecchia ispirazione.

Di quest'ultimo L'uccello dalle piume di cristallo forse è il mio preferito, tra i primissimi film (prima di Profondo Rosso per intenderci). Tutti molto affascinanti comunque
 
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view post Posted on 1/8/2011, 19:14

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CITAZIONE (Alto Variago @ 1/8/2011, 16:05) 
(Operazione Paura)
Aggiungo che ho riso da morire quando appare Fabienne Dali all'improvviso nella locanda, dopo quel movimento di macchina imperioso e dice qualcosa tipo "mi stavate cercando?". Sembrava tratto da "Intralci".

Non ce l'ho fatta, mi avete messo voglia di rivederlo e questo pomeriggio me lo sono goduto con annesso tè freddo (si vede che sono in ferie? :D ). La cosa più divertente secondo me sono i capelli di Rossi-Stuart, che pure quando corre o viene aggredito sono sempre lì, immobili come se fosse appena uscito dal parrucchiere. ops
Ma il film rimane un capolavoro: Bava riscrive il gotico e la ghost story con tono surrealista e onirico, utilizza e valorizza locations di rara efficacia (imparagonabili ai teatri di posa utilizzati da Roger Corman) e in alcuni sprazzi di fantasia è inarrivabile.
L'inseguimento "concentrico" del protagonista (che gira in una specie di loop spaziale, e che scopre di stare inseguendo se stesso) che culmina nell'intrappolamento del protagonista in una ragnatela "dentro il quadro". Ma anche le scene in cui la biondina scende di corsa in scale a chiocciola che sembrano dovere portare all'inferno, mentre la palla a rimbalzi irregolari (altra trovata perturbante straordinaria di Bava) la segue

Sarò ormai un fanatico, ma (capigliature azzimate a parte) Operazione Paura non mi è sembrato invecchiato per niente, anzi l'ho trovato molto moderno in alcune soluzioni (le panoramiche circolari di inzio film ad esempio). L'unica cosa che non mi ha mai convinto è stata il titolo, ma vabbè, è perchè sono un rompi°#glioni :P
 
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view post Posted on 6/8/2011, 14:53

Hoffnungstod

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Intanto ringrazio Vortex Surfer per avermi "dato una mano" nel reperire Il Profumo Della Signora In Nero che ho visto stanotte: ottimo thriller con una valanga di elementi psicologici, come già detto, qualche rimando a Rosemary's Baby e qualche elemento che mi ha riportato alla mente Shining (lei che si acquatta al muro mentre Nicola cerca di entrare, alcuni passaggi della colonna sonora). Da recuperare originale al più presto.
Visto che sono in periodo revival, mi sono rivisto L'Aldilà di Fulci, ormai intramontabile nella mia personale classifica e due film di Mario Bava già citati: I Tre Volti Della Paura e Operazione Paura. In entrambi un uso dei primi piani, dello sfuocato e delle luci splendidi (ripresi anche da Dario Argento successivamente) oltre ad alcune scene che rimangono impresse: Karloff nell'episodio dei Wurdalak, le scene col bambino "contaminato" sempre nello stesso episodio e la geniale rivelazione finale; la "circolarità" delle scale, le ambientazioni vicine al gotico e in ville/caseggiati abbandonati o (de)cadenti che a me piacciono sempre tantissimo. Capolavori.
 
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view post Posted on 6/8/2011, 16:43
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Il profumo della signora in nero è un capolavoro, il finale poi è grandioso.
Ieri sera mi rigurdavo un altro gioiello puro di quegli anni: la Corta Notte delle Bambole di Vetro. bellissimo.
 
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view post Posted on 12/8/2011, 11:52

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CITAZIONE (Pestkrieg @ 6/8/2011, 17:43) 
Ieri sera mi rigurdavo un altro gioiello puro di quegli anni: la Corta Notte delle Bambole di Vetro. bellissimo.

Devo recuperarlo assolutamente.

Segnalo due "chicche":

hannocambiatofaccia
Hanno cambiato faccia
(di Corrado Farina, 1971)

Un giovane dipendente di un'azienda automobilistica viene spedito nella villa del mega-super-direttore-presidente-generale per motivi a lui oscuri. Giunto a destinazione, lo spaurito dipendente farà la conoscenza del boss, l'ingengere Nosferatu, delle sue strane abitudini (come quella di essere in giro esclusivamente di notte) e dei suoi esangui dipendenti.
Pellicola politica e metaforica legata al clima sessantottino dell'epoca, ha i classici pregi e difetti dell'opera prima "d'autore": sprazzi di genio e tonnellate di supponenza, velleità arty e estrema lentezza, ambizioni spropositate ed eccessivo schematismo. E' uno strano documento di inizio anni 70, soprattutto perchè a temi già in voga (la critica del capitalismo, la denuncia dello strapotere della pubblicità e della dipendenza delle varie forme di potere da quello economico) affianca inquietanti "premonizioni" (la riunione di fine film non può non fare pensare alla P2) e trovate azzeccatissime (gli spot dagli altoparlanti, le cinquecento a guardia della villa, la pubblicità "sadica").
Interessantissimo, da riscoprire sicuramente.


jpg
Il tuo vizio è una stanza chiusa e solo io ne ho la chiave
(di Sergio Martino, 1972)

Uno scrittore alcolizzato e in crisi di ispirazione tiranneggia moglie, governante e persino gli ospiti hippies che occasionalmente vengono a fare baldoria nella sua villa. Ma una serie di omicidi da una parte e l'arrivo della giovane e spregiudicata nipote dall'altra spariglieranno le sue certezze.
Film delirante e morboso, che inizia con una scena di festa che amalgama La cena delle beffe con Hair e va avanti a colpi di crudeltà assortite, sensualità (splendida la Fenech come sempre), scene di tensione, badilate di sangue e persino tocchi folkloristici. La presenza di un gatto nero ed il finale hanno autorizzato Martino a definire Il tuo vizio è una stanza chiusa e solo io ne ho la chiave "tratto da Edgar Allan Poe", anche se grande pegno paga pure al bellissimo film francese I Diabolici. Ed al contempo anticipa un paio di idee che ritorneranno niente popòdimeno che in Shining.
In conclusione, un film discontinuo ma di grande potenza e persino elegante, probabilmente il migliore horror girato da Sergio Martino.
 
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Tigersuit
view post Posted on 13/8/2011, 10:16




CITAZIONE (BeneathThisFace @ 20/7/2011, 13:35) 
(IMG:http://m2.paperblog.com/i/11/110013/zeder-L-FJxz5V.jpeg)
Zeder
(Pupi Avati, 1983)

Uno scrittore di romanzi si trova a fare ricerche sui famosi "terreni k", studiati qualche tempo prima dal prof. Zeder, terreni che sarebbero in possesso di alcune proprietà speciali capaci di far resuscitare chi vi è seppellito. In questi studi lo scrittore si troverà coinvolto più di quanto non creda, fra persone morte che in realtà non lo sono mai state e viceversa.
Splendido. Alcune scene oggi forse suonano un po' ridicole o quasi caricaturali, ma rimane uno dei migliori di Avati.

L'ho visto e ti dirò che, nonostante fondamentalmente sia un bel film, non mi ha entusiasmato. A parte l'inarrivabile La Casa Dalle Finestre Che Ridono, gli preferisco nettamente L'Arcano Incantatore.

Di Pupi Avati consiglio anche questo:


Il Nascondiglio, del 2007



22 dicembre 1957: in una cittadina dello Iowa, una grande casa isolata, battuta dalle tormente di neve, è sconvolta da un terribile delitto, in cui è coinvolta la giovane Egle Lanzillo. Cinquantacinque anni dopo, in quella grande casa rimasta chiusa per mezzo secolo, una donna di origini italiane (Laura Morante) decide di aprire un ristorante. È appena uscita dalla clinica psichiatrica dove è stata ricoverata per quindici anni in seguito al suicidio del marito, ed è decisa a costruirsi una nuova vita, ma non appena mette piede nell'edificio, i fantasmi del passato tornano a tormentarla. Sarà lei, sempre più in bilico tra ragione e follia, a dover fare chiarezza sui fatti oscuri accaduti tra quelle mura del passato di Egle e Ljuba.


E' il ritorno all'horror/thriller di Pupi Avati. Senza gridare al miracolo, credo sia una bella pellicola.
 
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view post Posted on 15/8/2011, 18:12
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CITAZIONE (Vortex Surfer @ 12/8/2011, 12:52) 
CITAZIONE (Pestkrieg @ 6/8/2011, 17:43) 
Ieri sera mi rigurdavo un altro gioiello puro di quegli anni: la Corta Notte delle Bambole di Vetro. bellissimo.

Devo recuperarlo assolutamente.

Segnalo due "chicche":

(IMG:http://3.bp.blogspot.com/-areEqeY9eM8/Tb7F...biatofaccia.jpg)
Hanno cambiato faccia
(di Corrado Farina, 1971)




(IMG:http://www.caniarrabbiati.it/immagini/loca...e/165.jpg")
Il tuo vizio è una stanza chiusa e solo io ne ho la chiave
(di Sergio Martino, 1972)

Stupendi entrambi, il primo con un atmosfera straordinaria(di Farina recuperare Baba Yaga assolutamente), con un Celi sempre grande. vale la pena vederlo solo per la pubblicità dell LSD :)

 
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Nimahel
view post Posted on 22/8/2011, 09:17




Per chi è di Roma e dintorni, sicuramente vi interesserà questo :) www.italianhorrorfest.com/programma.html
 
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view post Posted on 23/8/2011, 11:23

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Ottima segnalazione, sembra proprio una bella iniziativa (e ai nostalgici come me ricorda il vecchio Dylan Dog Fest che si svolgeva a fine anni 80/inizio anni 90).
 
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Tigersuit
view post Posted on 23/8/2011, 17:22




Oh ragazzi, mi sono accorto che non è stato segnalato un dei capolavori dell'horror italiano:


Cannibal Holocaust, 1980, di Ruggero Deodato.

Uno dei migliori film di sempre (se non il migliore) nel genere cannibal-movie. La trama è facilmente ipotizzabile già dal titolo, ma è anche un film che ha un preciso messaggio di critica sociale. Un capolavoro.
 
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celestopoli
view post Posted on 24/8/2011, 09:56




CITAZIONE (Tigersuit @ 23/8/2011, 18:22) 
Oh ragazzi, mi sono accorto che non è stato segnalato un dei capolavori dell'horror italiano:

(IMG:www.occhirossi.it/LocandineHorror/Cannibal-holocaust.jpg)
Cannibal Holocaust, 1980, di Ruggero Deodato.

Uno dei migliori film di sempre (se non il migliore) nel genere cannibal-movie. La trama è facilmente ipotizzabile già dal titolo, ma è anche un film che ha un preciso messaggio di critica sociale. Un capolavoro.

Me lo devo rivedere infatti, alla fine dopo qualche anno mi ricordo solo le scene cruente.

In questi giorni intanto ho colmato qualche lacuna:

villa imm villa

La Trilogia della morte di Lucio Fulci di cui avevo visto solo il primo film e anni fa, ho dovuto recuperare per forza; probabilmente il mio preferito tra i tre è l'ultimo perché è quello più inquietante (in più anche la colonna sonora è nettamente superiore ai precedenti due secondo me, per quanto abbia massimo rispetto per Fabio Frizzi). Comunque tre filmoni, belli deliranti.

antropophagus1

Antropophagus di Joe D'Amato; film kvlt sul cannibalismo ma che a me ha abbastanza deluso, per me l'ultima mezz'ora di film non ripaga a pieno la prima ora abbastanza soporifera.
 
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123 replies since 19/7/2011, 21:28   2576 views
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