| Riporto (e rimaneggio) quanto già scritto nel topic "generalista".
Premetto che ho un rapporto particolare con i CoL. Il mio preferito è il bellissimo EK, l'unico a mio parere nel quale riescono a conciliare fruibilità, dinamica, eleganza e rocciosità; al secondo posto metto l'ottimo debut, ruvido e sincero; il resto caruccio, ma non di più, dato che rispetto ai colossi del postcore i CoL mi sono sempre sembrati più rigidi, schematici, privi di autentico talento nel far convivere assalti core, stasi post-rock e pesantezze doom, e Salvation è il paradigma in negativo di questa loro "medietà".
Detto questo, riguardo a A Dawn to Fear: mi piace l'atmosfera, trovo la seconda parte del disco più interessante della prima, l'insieme scorre gradevolmente nonostante la lunghezza; l'amalgama c'è, l'insieme dà una sensazione di compattezza e di fluidità che in altri loro album, anche molto celebrati, non si avverte.. E' un disco maturo di gente che approccia il genere sapendo di non avere più 20 anni e agendo di conseguenza; il cantato - come spesso nei CoL - non è particolarmente memorabile, ma non sfregia (quasi) mai il contesto, e anche questo è un bene. Non so per certo se sarà in prospettiva il mio terzo disco preferito della band (ad oggi lo è), posso dire che però ho più voglia di metterlo su rispetto alla maggioranza dei loro album.
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